Castel Drena, pronto lo studio preliminare di recupero delle mura crollate
Era il giugno del 2018 quando l’improvviso crollo di una parte della cinta muraria del castello di Drena aveva fatto temere il peggio. Per fortuna, però, nonostante il danno grave, nessuno era rimasto coinvolto nel crollo della parte che guarda verso valle del bellissimo maniero che si erge a “guardia” dell’abitato di Drena. Ebbene, ora dopo due anni il sindaco Tarcisio Michelotti, da anni strenuo e battagliero primo cittadino di Drena, ha annunciato che lo studio preliminare di recupero e ricostruzione è pronto. Grazie alla Sovrintendenza provinciale con il dirigente Franco Marzatico e all’architetto Cinzia D’Agostino, con lo studio dello staff della facoltà d’ingegneria dell’Università di Trento coordinato dalla ricercatrice Alessandra Quendolo, ultimata l’analisi storica e architettonica lo studio preliminare è stato presentato dallo staff universitario di Trento. Tre e diverse tra di loro sono le ipotesi di recupero della lizza e della parte della cinta muraria crollata, tutte intese alla valorizzazione del complesso che, dagli studi fatti, risalirebbe addirittura in alcune sue parti al 700 dopo Cristo. Dopo la prima “tranche” del finanziamento erogato pari ad un milione e mezzo di euro, ora è la Provincia come ha detto Michelotti che dovrà fare la sua parte per finanziare il progetto che, dei tre proposti la nuova amministrazione comunale di Drena con la Provincia sarà chiamata a scegliere.