CASO SUSHIKO A RIVA: LAVORO IN NERO PER 300 MILA EURO

L’operazione è nota: a fine novembre 2018 la Guardia di Finanza di Riva del Garda aveva riscontrato e fatto emergere una situazione di caporalato al ristorante Sushiko al cento commerciale Blue Garden a Riva. Le due persone incaricate di gestire i rapporti con il personale lo facevano con “sistemi” che con il lavoro e il rapporto datore/dipendente proprio non andavano d’accordo. I sedici dipendenti pakistani erano, infatti, costretti a restituire al datore di lavoro parte dello stipendio che ricevevano in cambio del vitto e alloggio che forniva loro ma in condizioni disagiate, visto lo stato accertato dalle Fiamme Gialle in cui dormivano e mangiavano gli stessi. Di orario, indennità di malattia o straordinari nemmeno parlarne, il che aggiunto alle condizioni in cui erano costretti a vivere ha fatto scattare controlli e sanzioni. Il tutto per un indebito “vantaggio” per circa trecentomila euro di chi tirava le fila di questa situazione. Il G.I.P. di Rovereto ha disposto il sequestro dei conti correnti, titoli e beni per tale somma che dovrà essere versata a fronte di quanto accertato. 50.000 sono già stati trovati e bloccati dalla Guardia di Finanza, mentre l’amministratore della società ha detto che per arrivare ai trecentomila euro necessari potrà versare 5.000 euro al mese fino ad arrivare a coprire l’intero ammontare della somma riscontrata quale indebito conseguito. La richiesta è stata accolta dal Giudice del Tribunale di Rovereto.