Casino di Bersaglio di Arco, necessario un intervento di consolidamento
Il Casino di Bersaglio intitolato all’arciduca Alberto a Prabi è uno dei tanti edifici fermi “con le quattro frecce” di Arco, abbandonato da tempo e facente parte di quel generoso “pacchetto” di grandi volumi che sono nella disponibilità comunale ma che, non trovando fondi per riqualificare se ne stanno ancora lì come sono, abbandonati. Ora, almeno per quel pezzo di storia dell’Arco Asburgica pare profilarsi una soluzione.
Costruito nel 1875, “oggetto” di un prezioso libro scritto da Marco Ischia, appassionato di storia locale, il Casino di Bersaglio è un’ex abitazione che apparteneva a Gerolamo Romanesi della quale l’Arciduca Alberto ne acquistò la proprietà per farne, appunto, un luogo d’esercitazione degli Schützen per il tiro al bersaglio. Ancora in piedi grazie ai tanti puntelli apposti alle sue mura, ora l’edificio o almeno una parte di esso potrà ricevere le cure necessarie per non crollare del tutto. Così spera l’assessore ai lavori Pubblici di Arco, anche se non si nasconde le difficoltà nel prendere in mano tutto il compendio come sperano proprio i nipoti degli allora cappelli piumati che l’inaugurarono nel 1878. Ubicato in un’area di dissesto idrogeologico che complica gli interventi in loco, affinché vi si possa mettere mano è necessario trovare la giusta “formula” amministrativa che permetta di sistemarlo. Il consolidamento del tetto, ad esempio, fondamentale affinché il tutto non imploda su di sé e conceda almeno l’uso di qualche locale al piano terra per metterci gli attrezzi di lavoro necessari. La tutela di chi andrà a lavorarci e il tenere lontano gli inevitabili curiosi, infatti, sarà assolutamente una delle priorità cui prestare attenzione.