Casa di Cura Eremo, dopo Verani nel CdA arriva il professor Favaretti
“Squadra che vince non si cambia”. Ma nel caso della Casa di Cura Eremo di Arco il celebre aforisma di mister Boskov può essere usato comunque. Perché, di fronte alle dimissioni “per l’età” presentate al Cda dall’amministratore delegato e presidente Romano Verani, la proprietà ha inaugurato un nuovo corso, nel solco del welfare e dell’altissima qualità dei servizi, brindando all’ingresso nel Cda del professor Carlo Favaretti, già direttore generale dell’Azienda sanitaria trentina ai tempi del presidente Dellai. “Dal 1990 ad oggi, il dottor Verani ha permesso a Eremo di avere un corso e una crescita che non si sono mai arrestati – ha illustrato il nuovo Ad e Presidente, Sergio Fontana – Verani è stato il principale fautore di tutto quello sviluppo che siamo riusciti a mettere in campo. A lui rivolgiamo un caloroso ringraziamento”. “Il dottor Romano Verani è stato per moltissimi anni il biglietto da visita di questa azienda – ha ribadito per il Cda, Luis Durnwalder – ha fatto moltissimo, soprattutto in tema di investimenti, apportando grandi cambiamenti qualitativi”.
Da oggi, venerdì 17 maggio, inizia la nuova carriera del professor Carlo Favaretti come consigliere nel Cda della casa di cura Eremo, al pari di Durnwalder. Il “curriculum vitae” è un libro. Di origini patavine, quasi trentino per la sua lunga residenza a Trento quando era a capo della sanità di Trento e di Udine, è specializzato nella gestione di sistemi sanitari complessi e di formazione. Di fronte ai grandi cambiamenti e al sistema sanitario nazionale in difficoltà, “per continuare a correre come vogliamo noi in campo sanitario – ha detto ancora Fontana – abbiamo davvero bisogno di una mente illuminata e capace che ci permetta di interpretare lo sviluppo sanitario del futuro”. Il consigliere Durnwalder ha ribadito la mission di Eremo: “Sui giornali ho letto che stiamo andando verso la privatizzazione della sanità – ha detto -, non vogliamo andare in quella direzione, anzi siamo partner della sanità pubblica perché noi abbiamo convenzioni con l’ente pubblico”. Eremo, ha ribadito Durnwalder, è sempre al passo con gli aggiornamenti “hardware e software”, “con investimenti milionari, senza aiuti pubblici e nuovo personale” (30 nuovi dipendenti). “Per quanto riguarda i prezzi siamo sempre molto inferiori rispetto ai prezzi pubblici”, ha concluso Durnwalder.
“La Casa di Cura Eremo è una struttura solida, conosciuta, e dal punto di vista sanitario molto importante nella rete dei servizi sanitari della Provincia di Trento – ha spiegato il professor Favaretti – le linee di tendenza del nostro paese, come nel resto dei paesi d’Europa, è quello di sviluppo di reti, reti istituzionali, reti di servizi erogati direttamente dal servizio pubblico e anche dal settore privato accreditato. È la sfida del futuro, pensando soprattutto ai temi delle malattie croniche”. In una visita alla struttura, il professor Favaretti è rimasto colpito, “oltre all’avanzamento tecnologico presente, soprattutto dall’entusiasmo dei professionisti. Credo che questi due fattori – ha concluso – rappresentino un asset molto importante dell’azienda. Ringrazio ancora per la fiducia e spero di dare il mio contributo, come consigliere d’amministrazione”. “Io ne sono straconvinto – ha ribadito l’ad Fontana – il professor Favaretti ci aiuterà a stimolare ulteriormente e a migliorare le nostre performance in questo senso”.