Cartiere del Garda, nuovo stop e Cassa Integrazione
La direzione delle Cartiere del Garda metterà i suoi 430 dipendenti in Cassa Integrazione per ulteriori 13 settimane. La comunicazione è pervenuta alle organizzazioni sindacali venerdì 20 gennaio. “Era da ben nove mesi, ossia i primi del 2022 con livelli produttivi da record, che non si vedevano commesse a 90 giorni – scrive UGL in un comunicato stampa dell’organizzazione sindacale a firma del segretario provinciale Alberto Pietropoli – e per ricordare un altro momento simile si deve tornare indietro di oltre trent’anni.
Il 2022 si è chiuso con una brusca frenata delle commesse, ma se non si parla di recessione sicuramente possiamo dire che si tratta di una stagnazione economica che non lascia tranquilli i lavoratori delle Cartiere del Garda”.
Il primo stop è programmato da venerdì 27 gennaio a domenica 5 febbraio 2023, per la ripresa del lavoro lunedì 6 febbraio. Per affrontare questo momento, dunque, UGL ha chiamato raccolta tutti i lavoratori in assemblea generale, momento nel quale tutte le preoccupazioni saranno prese in esame e valutate al fine di fare tutto il possibile per superare il difficile momento in cui si trovano i lavoratori e l’azienda. “Il rischio è di perdere capitale umano formato – afferma la nota stampa – che possiede un valore insostituibile a fronte del quale, ad esempio, con giovani da formare, disposti a lavorare a turno e ciclo continuo è molto difficile. Insomma, l’avvio del nuovo anno si presenta per le Cartiere del Garda difficile, segnato da tante incertezze, ma l’azienda per UGL è in grado di farvi fronte perché ne ha la possibilità e la capacità di ripartire dando risposte concrete ai lavoratori, in particolare in un momento come l’attuale pervaso da grandi cambiamenti generazionali che, e questo da anni, stanno modificando il mondo lavorativo. I lavoratori delle Cartiere del Garda sono un capitale umano da difendere tra inflazione oscillante dall’otto all’undici per cento, aumento dei costi dell’energia e delle materie prime.