Caro energia, tagli sull’illuminazione natalizia di Riva
Maledetta crisi. Tutti, nessuno escluso, si è accorto del lievitare vertiginoso dell’energia elettrica, con fatturazioni che rispetto a solo dodici mesi fa, per quanto concerne almeno le abitazioni private, a fronte dello stesso consumo di Kilowattora sono raddoppiate nel costo. Hotel e ristoranti se lo sono viste triplicate o quadruplicate, e a tutto questo non sarà certamente esente l’illuminazione del prossimo appuntamento natalizio, ossia il Villaggio del Gusto di Riva del Garda. La preoccupazione del presidente del Consorzio RivainCentro Andrea Reigl è giustamente all’attenzione di chi, avendo già prenotato la casetta per poter lavorare dall’otto dicembre al sei gennaio 2023, si vedrà chiedere la copertura dei costi. Sì, perché il costo dell’affitto di ogni singola casetta, comprensivo dell’energia elettrica necessaria, chi per cucinare chi per scaldare, o chi per entrambe le cose, oltre alla necessaria illuminazione in giorni in cui alle 16.30 è buio giocoforza lieviterà, e non di poco. Forse, perché Reigl sta cercando la giusta “mediazione” con la prima cittadina di Riva del Garda, il sindaco Cristina Santi che si è detta disponibile nel cercare “la giusta mediazione” tra il tessuto economico e i costi esorbitanti dell’energia elettrica che sta pagando una speculazione monetaria a livello globale. E allora? Il Villagio del Gusto non si tocca, ma è chiaro che a questo prezzo gli introiti serviranno solamente a pagare le spese. Il guadagno, questo sconosciuto, chissà. Manifestazione salva, dunque, ma è chiaro che sarà un “bagno di sangue” e al prezzo di enormi sacrifici. Si accenderanno le luci in orari ridotti, dalle 17.30 alle 23 massimo, si cercherà di ottimizzare il tutto grazie a luci Led a basso consumo, mentre un giorno alla settimana le luminarie rimarranno spente. In contemporanea si cercherà di limitare l’illuminazione pubblica in alcune zone del centro storico.