Caro energia e sostegno al credito, la PAT accoglie le richieste delle piccole imprese
Il caro energia combinato al riavvio dei pagamenti dopo la fine dell’emergenza Covid è una tempesta perfetta che mette a rischio numerose imprese, anche in Trentino. Occorre quindi fare tutto il possibile, e se si riesce qualcosa in più, per aiutare le aziende a fronteggiare l’emergenza, assicurando la continuità di tante attività e i posti di lavoro. Questa la richiesta recepita dalla Giunta provinciale nell’incontro tra il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, l’assessore Achille Spinelli e i vertici di Confesercenti Trentino Mauro Paissan (presidente), Massimiliano Peterlana (vice) e Aldi Cekrezi (direttore).
Tre in sintesi le proposte avanzate dall’associazione di categoria, che in parte sono già state accolte dalla Giunta provinciale: una moratoria nazionale dei mutui, simile a quella adottata per la pandemia, e una sospensione o dilazione delle cartelle esattoriali di Agenzia delle Entrate, ripartite dopo lo stop per il Covid, sulle quali si chiede alla Provincia di farsi interprete di una sollecitazione nei confronti di Roma.
La terza richiesta, a livello locale, è di dare attuazione all’intervento tramite i Confidi, una misura che era già oggetto del confronto con le associazioni di categoria.
“Raccolgo questi stimoli sulla parte nazionale perché è nostra ferma intenzione far presente queste tematiche assolutamente prioritarie e urgenti” così Fugatti. “Occorre intervenire prontamente, sapendo che le risorse destinate ora potranno consentire di evitare di dover intervenire per sostenere i redditi in una fase successiva. Per tutte le questioni a livello provinciale prosegue il confronto con gli assessori di merito, Spinelli e Roberto Failoni competente su turismo, commercio e artigianato. Abbiamo già avviato la risposta attraverso i Confidi e in questa direzione occorre continuare a lavorare”.
Accanto ad un intervento di sostegno alla liquidità delle imprese tramite protocollo con le banche, per l’abbattimento degli interessi su un valore massimo unitario del credito finanziabile di 300 mila euro, si è parlato della concessione tramite i Confidi di linee di credito di importo fino a 20/25 mila euro, per piccole imprese particolarmente colpite dal caro bollette incluse quelle del settore agricolo.
“Questa proposta, che era sul tavolo del confronto con le associazioni di categoria – così Spinelli – è già stata accolta dal presidente. Abbiamo quindi dato via libera ad un intervento da 25 milioni, di cui 23 su Confidi e 2 su Cooperfidi per la diversa ampiezza delle rispettive platee di beneficiari, a cui contribuiranno gli stessi fondi di garanzia con l’obiettivo di completare il plafond”. L’assessore ha sottolineato l’esigenza di favorire procedure di attuazione snelle, evitando però di favorire eventuali “furbizie” dando credito a chi non ne ha realmente bisogno.
Altro punto, si è discusso dell’ipotesi di legare una quota del sostegno alla possibilità per l’impresa di attuare investimenti ambientali, ad esempio per pannelli fotovoltaici, per migliorare l’efficienza energetica dell’attività o partecipare ad una comunità energetica. “Così da favorire interventi più strutturali e che guardino più in là oltre la fase di emergenza” ha concluso l’assessore.