Caro affitti, gli studenti chiedono aiuti alla Provincia
Che la politica dia un segnale forte nell’affrontare l’emergenza abitativa dell’università a fronte di dati che raccontano di 11 mila appartamenti sfitti e del 75% degli alloggi affittati a canone turistico: questa la richiesta che i ragazzi dell’UDU, protagonisti della protesta contro il caro affitti che li vede da giorni accampati sotto il Palazzo della Regione hanno rivolto alla politica nel corso di un incontro con i Capigruppo del Consiglio provinciale avvenuto nel pomeriggio di oggi ai margini della discussione sulla variazione di bilancio.
Luca Pistore, presidente UDU, affiancato da Michele Minniti, Diego Cirillo e Francesca Marsella, ha formulato alcune proposte chiedendo alla Provincia in primis l’accelerazione sulla costruzione del blocco G di Sambapolis e in generale di investire sulle residenze universitarie. In seconda battuta, occorre un intervento serio sul mercato privato, dal momento che non sono sostenibili le spese per gli affitti delle stanze che attualmente oscillano dai 350-400 euro per un posto in doppia ai 450-500 per una singola (spese escluse). A questi valori si è aggiunto il caro bollette che ha fatto sensibilmente lievitare i prezzi per le famiglie da fuori che vogliano far studiare un figlio all’università di Trento.
Nel contempo, hanno suggerito, servirebbe un investimento sul fronte dei trasporti che potrebbe rendere concorrenziali località decentrate rispetto al capoluogo. Avviato un dialogo con il Co-mune di Trento, che ha recentemente introdotto una misura che prevede l’abbattimento dell’Imis per gli appartamenti affittati a canone concordato, i ragazzi hanno chiesto alla Provincia di pensare una politica principalmente in due direzioni: sul fronte delle residenze universitarie e sul fronte degli incentivi per i privati.
L’assessore Mirko Bisesti ha riferito che lunedì prossimo sarà avviato un Tavolo con sindaco di Trento e rettore che toccherà anche questi temi e si interrogherà sulla strategia migliore da seguire per far fronte all’emergenza.
Ha tuttavia osservato che non è pensabile che 2/3 degli studenti fuori sede possano trovare spazio in residenze universitarie: occorre da una lato investire sullo studentato, ma dall’altro rafforzare il confronto con la città ed il Comune. Anche sul caro affitti nel privato ha convenuto sulla necessità di costruire un dialogo con il settore affinché diventi motore di sviluppo dell’offerta. La Giunta si impegnerà nella fase di assestamento.
Il Presidente del Consiglio Walter Kaswalder ha concluso l’incontro impegnandosi a riascoltare gli studenti in fase di assestamento di bilancio, allorché le risorse per affrontare almeno in parte il problema si dovrebbero trovare.