Carenza medici di base in Valle di Cavedine, interviene il Sindaco
Da lunedì 20 dicembre un migliaio di cittadini, principalmente dei Comuni di Cavedine e Vallelaghi, sono rimasti senza medico di base. Una situazione critica, soprattutto in un momento difficile come questo per la salute delle persone alle prese con la pandemia Covid 19 e delle sue pericolose varianti. Ci sono alcuni casi di anziani che sono in ritardo con la vaccinazione antinfluenzale e, in assenza del proprio medico, non sanno a chi rivolgersi per la somministrazione, anche se in qualche caso la soluzione è stata trovata con l’intervento volontario degli altri medici di base in servizio. Come abbiamo già scritto, si tratta di una situazione che si trascina da almeno cinque anni e alla quale si è risposto con interventi tampone, che purtroppo hanno portato all’attuale impasse.
L’azienda sanitaria ha cercato di rispondere proponendo ai medici di base in servizio nella valle dei Laghi l’aumento del tetto massimo dei 1500 assistiti a testa. Qualcuno, come i dottori Berbieri e Ricci, hanno aderito alla proposta, ma rimangono ancora circa 700 pazienti senza medico. Si sono messi in moto anche i sindaci, in particolare David Angeli di Cavedine, che risente maggiormente della carenza della copertura sanitaria per i cittadini del suo comune. Dopo aver sentito i medici di base che operano sul suo territorio, intende proporre all’Azienda sanitaria che un’eventuale distribuzione dei pazienti per quei cittadini che attualmente sono sprovvisti del medico di famiglia sia accompagnata da un potenziamento di personale sanitario. Sarebbero necessari due infermieri più un ammnistrativo a cui affidare quelle mansioni di supporto sanitario compatibili con la loro professionalità, liberando così i medici da operazioni meno specifiche e talvolta burocratiche per dedicarsi completamente alla cura dei pazienti.
MARIANO BOSETTI