Campo nomadi in via Sant’Andrea ad Arco: “Area da sgomberare, serve una soluzione”

Claudio Chiarani02/12/20223min
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Una situazione difficile e delicata quella venutasi a creare nell’area nomadi in via Sant’Andrea ad Arco.
In quella zona vive la famiglia Pasquale, lì residente con civico numero 55 assegnato, ma se ne dovrà andare. Il perché è presto detto: l’area commerciale si allargherà occupando il terreno che la precedente amministrazione rivana aveva loro assegnato. Ma in quella zona in cui si entra in mezzo alle coltivazioni di mele di altre proprietà si vive senza luce, acqua, gas, servizi igienici. Graziano Pasquale e la moglie Carmen Karis sono un nucleo familiare con cinque figli e dodici nipoti, chi in età scolare regolarmente iscritti ai percorsi scolastici, a Riva o Arco. La loro vita è qui, non se ne vorrebbero andare da questo territorio che li ha accolti ma, purtroppo, quel campo in cui vivono è destinato ad altro, e allora dove potranno andare? Lavorano i Pasquale, chiedono di poter andare in un posto dove, pagando le utenze, possano trovare condizioni migliori di quelle che hanno oggi, un terreno in cui poter stare, allacciare le utenze e pagare il dovuto. Perché quattro mura danno sì calore e protezione, ma il vivere con le proprie tradizioni per chi è nato in quel contesto non ha prezzo.
Sull’argomento è intervenuto Filippo Paoli, commissario del Corpo di Polizia locale Intercomunale, al quale la parola “sgombero” non piace. Per questo ha lanciato un appello affinché la famiglia trovi una sistemazione adeguata, anche se l’attuale sistemazione sui terreni al civico 55 di via S. Andrea dovrà lasciare il posto all’ampliamento della prossima lottizzazione che andrà ad interessare la zona, di fatto dietro l’azienda Pregis.
Non ci sono ordinanze di sgombero, dunque ci si trova in una situazione di stallo, chi ci abita, di fatto, ha lì la residenza, dunque trovare un altro terreno dove alloggiarli in zona è, al momento, la soluzione ottimale. In aggiunta c’è una situazione igienico-sanitaria delicata, si sa da sempre, anche se la convivenza con l’azienda non ha mai avuto problemi di sorta. Per cercare di trovare una soluzione definitiva, dunque, è stato convocato un Tavolo straordinario al quale parteciperanno tutti gli assessori referenti in materia del sociale, mentre la ditta cui sono stati assegnati i lavori di lottizzazione che interessano l’area dove oggi la famiglia risiede si è detta disponibile a posticipare l’inizio dei lavori, inizialmente previsti per giovedì 1° dicembre e posticipati a lunedì 12. L’assessore in Comunità di Valle alle politiche sociali Tiziana Betta, ha dunque convocato un incontro straordinario tra tutti i soggetti interessati a fine di approfondire la questione in tutti i suoi aspetti.

 


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