Buoni spesa ad Arco, mezzo milione di indotto
L’iniziativa dei buoni spesa introdotta dall’amministrazione comunale arcense, volta a contenere gli effetti della pandemia da Coronavirus hanno raggiunto ottimi risultati. Il singolo buono spesa del valore di 20 euro, alla fine di tutto, partendo dalla distribuzione alle famiglie per arrivare all’incasso finale presso le attività economiche, è stato calcolato in ben 570.000 euro. 15.128 i buoni utilizzati per un controvalore di 302.560 euro cui si devono aggiungere altri 17.90 euro per un controvalore di spesa “aggiuntiva” pari a 270.792 euro. Dati che alla fine consegnano la cifra sopra esposta, ossia 573.352 euro in totale. Buoni utilizzati nei negozi convenzionati nella misura dell’86,17% di quelli distribuiti, mentre non ne sono stati utilizzati 2.428 per una percentuale sul totale pari al 13,83%. Alla Caritas sono stati donati 521 buoni per una percentuale pari al 2,97%, con la maggioranza spesa nei negozi di Arco (79,28%) e il rimanente nei negozi di Riva (20,72%). Abbigliamento in primis, poi calzature, libri, cartolerie, ferramenta e altri beni durevoli la maggioranza degli acquisti grazie al buono, ma anche utilizzo nei negozi di filatelia, tende, tessuti, tappeti, cappelli, ombrelli e anche antiquariato. Arco, con una rete di negozi aderenti maggiore di Riva (56 contro 89) ha, dunque, registrato un ottimo utilizzo di detti buoni spesa come è stato valutato recentemente in una riunione indetta dall’assessore Gabriele Andreasi, il quale si è detto soddisfatto dell’esito dell’iniziativa visto l’alta percentuale di quelli utilizzati, come detto oltre l’86% del totale distribuito. Iniziativa che, per espressa volontà dell’amministrazione comunale ha escluso i negozi della grande distribuzione organizzata che non hanno la sede legale nel Garda trentino, favorendo invece le piccole attività commerciali locali e, altro dato importante, includendo nella possibilità di spesa bar e ristoranti. Ora il Comune è pronto a far fronte all’aumento delle bollette dell’energia elettrica e gas, la prossima “sfida” per sostenere le aziende delle categorie economiche duramente colpite dai recenti aumenti.