Bonifica della Maza, già trovate 2 tonnellate di batterie e 298 di pneumatici

Redazione13/02/20223min
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Una delle cause che ha rallentato il cantiere del costruendo tunnel Passo San Giovanni – Linfano è la complessità di bonifica della discarica della Maza, un lavoro previsto nel progetto iniziale in quanto il tunnel sbuca proprio dove trovava posto il deposito dei rifiuti dell’Alto Garda degli ultimi decenni.
Quando gli operai sono arrivati alla base della discarica, inoltre, si sono accorti che sotto c’era uno strato di altri dieci metri di rifiuti, facendo aumentare di un bel po’ il materiale da trattare.
Stanno quindi proseguendo alacremente i lavori relativi alla bonifica della porzione non impermeabilizzata per costo di circa 23 milioni di euro. L’intervento è finalizzato alla rimozione di circa 1 milione di metri cubi di rifiuti, nel loro trattamento mediante vagliatura con 2 macchinari destinati alla separazione delle plastiche di elevata tecnologia (attualmente ci sono 5 prototipi al mondo di cui 2 nel cantiere della Maza), compattazione, stabilizzazione a calce e ricollocazione dei rifiuti e del materiale stabilizzato, per consentire la realizzazione del tracciato stradale. È stato predisposto e approvato il progetto esecutivo per la copertura superficiale della porzione impermeabilizzata del primo lotto, relativo alla cosiddetta “vasca Broz”, per un importo pari a 1,5 milioni di euro. L’esecuzione dell’intervento è peraltro subordinata all’ultimazione dei lavori principali di bonifica. Nel frattempo saranno eseguiti dei lavori propedeutici alla realizzazione di questo ulteriore appalto.

 


Un tempo nel cassonetto dei rifiuti veniva gettato di tutto, come era libero il conferimento alla discarica di qualsiasi materiale, ed ora questo è il prezzo da pagare per una mancata visione verso il futuro negli anni in cui c’erano le proposte per la costruzione di un inceneritore provinciale a Trento o di altre valide alternative.
Dalla montagna di rifiuti (250 tonnellate su 1 milione previsto) sono stati finora estratti:
2 tonnellate di batterie;
298 tonnellate di pneumatici;
184 tonnellate di asfalto
76 tonnellate di ceppaie:
3.523 tonnellate di mattoni;
115 tonnellate di materiali ferrosi;
4.242 metri cubi di ingombranti;
17.920 metri cubi di terre e rocce di scavo;
36.714 metri cubi di rifiuti solidi.
Il materiale “pulito” rimanente viene periodicamente controllato per verificare che non vi siano rimasti contenuti inquinanti.
Dopo la vagliatura il terriccio rimanente viene mescolato con calce, per essere utilizzato alla copertura del secondo lotto o per la realizzazione delle rampe di accesso al tunnel.

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