BEPPE VIOLA: PER DE LAURENTIS È MEGLIO CHIUDERE

Contrariamente alle ultime prese di posizione sulla “sopravvivenza” del famoso Torneo di calcio giovanile Beppe Viola arriva la dichiarazione del presidente dell’Unione Sportiva Arco Roberto De Laurentis: “La Società non ha più intenzione di andare avanti nell’organizzazione del Torneo – ha detto il vulcanico presidente gialloblù – e se qualcuno si fosse degnato di chiamarci prima di tutte queste ultime prese di posizione gli avremmo spiegato il perché”. Secondo de Laurentis il problema che sta alla radice sono i costi: “Il Beppe Viola ci costa più di una stagione di campionato in Eccellenza della nostra prima squadra – incalza De Laurentis – e che poco interessa ad Arco. La prova? Alla finale dell’edizione appena conclusa gli arcensi sulle gradinate erano forse una ventina, senza contare che in occasione della prima partita i paganti erano tre. Dati che la dicono lunga su di un Torneo ormai snaturato con squadre che contano in rosa ormai calciatori semi professionisti. I “meccanismi” di questo calcio moderno sono sempre più perversi, ergo l’Arco che rappresento vedrà di dedicarsi di più al Torneo dei Pulcini piuttosto che al Beppe Viola, è lì che stanno veramente le nuove leve di questo sport”. Dichiarazioni che contrastano con le recenti prese di posizione e dichiarazioni del sindaco Alessandro Betta e vicesindaco Stefano Bresciani, unitamente anche a quelle dell’assessora allo sport Maria Luisa Tavernini, tutti e tre intenzionati invece ad andare avanti ricercando nuove sinergie territoriali, “braccio operativo” Amsa in prima persona e poi con le tre società, Arco, Stivo e Baone coalizzate per la nascita di un nuovo comitato organizzatore del Beppe Viola. Detto della contrarietà espressa dal presidente dell’Arco, per Massimo Amistadi presidente della Baone, invece “Il Beppe Viola è patrimonio di Arco e va salvato”, per Massimo Baldessarini della Stivo “La nostra collaborazione al torneo è sempre stata massima. Ci chiedessero di più siamo pronti a darlo”.