Base jumper rimane appeso in parete a Dro, elitrasportato al “Santa Chiara”

Redazione05/11/20242min
SOCCORSO ALPINO BASE JUMPER PLACCHE ZEBRATE DRO
SOCCORSO ALPINO BASE JUMPER PLACCHE ZEBRATE DRO 2
SOCCORSO ALPINO BASE JUMPER PLACCHE ZEBRATE DRO 3



 

Delicato intervento per un base jumper finlandese di 32 anni rimasto appeso a metà parete delle Placche Zebrate sul monte Brento a Dro, con la vela impigliata su una pianta. L’uomo si era lanciato poco prima dal Becco dell’Aquila ed ha avuto dei problemi in volo dopo aver aperto la vela. Nell’impatto con la roccia, è rimasto sempre cosciente, procurandosi traumi agli arti inferiori. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco prima delle 9 da una persona che da valle ha assistito all’incidente.

La Centrale unica di emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha imbarcato a bordo due tecnici di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico, considerata la complessità dell’intervento. Nel frattempo, gli operatori della Stazione di Riva del Garda si sono portati sul posto, nella piazzola situata nella zona degli atterraggi, e sono stati fermati i lanci degli altri base jumper. L’elicottero, una volta giunto in quota, ha verricellato in parete i due tecnici di elisoccorso, a distanza di sicurezza per evitare che l’aria spostata dal rotore facesse gonfiare e precipitare la vela. I soccorritori, quindi, hanno attrezzato un traverso di circa 50 metri ed hanno raggiunto l’infortunato, che era cosciente e reattivo. Una volta recuperata la vela, l’elicottero ha elitrasportato in quota un operatore della Stazione Riva del Garda con il medico. L’infortunato è stato stabilizzato, imbarellato e calato per una decina di metri in un luogo che consentisse un recupero con il verricello più agevole da parte dell’elicottero. Infine l’uomo è stato trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento. L’intervento si è concluso dopo le 11.30.

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