Arco, s’accende il dibattito sull’antenna 5G: preoccupazioni e polemiche in Oltresarca

Redazione30/07/20254min
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Il tema era rimasto silenzioso per mesi, ma ora è tornato al centro dell’attenzione: una nuova antenna 5G è in programma sul territorio comunale di Arco, e la sua possibile collocazione tra Massone e Bolognano, nella zona dell’Oltresarca, sta sollevando preoccupazioni e polemiche.

A oggi, la posizione esatta dell’impianto non è ancora stata decisa, ma proprio questa incertezza sta alimentando un crescente malumore tra residenti e frequentatori dell’area, preoccupati per l’impatto paesaggistico e la vicinanza a luoghi sensibili, come il campo sportivo.

 

 

 

Un iter avviato con la giunta Betta, ora ripreso in mano da Fiorio
La vicenda non nasce oggi. L’iter per l’installazione dell’antenna 5G ha preso avvio durante il mandato del precedente sindaco Alessandro Betta, quando era stata protocollata una richiesta per installare l’infrastruttura su un terreno privato lungo via Padre Saverio Torboli. Ma quell’ipotesi era apparsa da subito troppo invasiva da un punto di vista paesaggistico.

La giunta Betta aveva quindi avviato un confronto con la Provincia autonoma di Trento, competente in materia di autorizzazioni per impianti di telecomunicazione. Tuttavia, con l’avvicinarsi delle elezioni, la pratica si è arenata e, almeno pubblicamente, non se n’è più parlato.

L’ipotesi vicino al campo della Stivo: i residenti non ci stanno
Negli ultimi mesi, però, il tema è tornato d’attualità. Una nuova ipotesi di localizzazione sarebbe emersa durante le fasi di confronto tecnico: un’area pubblica in prossimità del campo sportivo della Stivo, molto frequentato da bambini e adolescenti.

L’idea, avanzata a suo tempo dalla precedente amministrazione, sarebbe quella di spostare l’antenna in una zona più defilata, su suolo comunale, e di destinare il canone di affitto alla società sportiva, come forma di compensazione. Una proposta però mai discussa pubblicamente e oggi tornata d’attualità con la nuova amministrazione guidata da Arianna Fiorio, che ha ereditato il dossier e l’ha affidato all’assessora competente Chiara Parisi.

Proprio la possibile vicinanza al campo sportivo ha però allarmato molti cittadini dell’Oltresarca, che hanno iniziato a esprimere la loro contrarietà, anche attraverso il passaparola e gruppi informali.

Preoccupazioni ambientali e sanitarie, anche in assenza di prove scientifiche
Le motivazioni alla base del malcontento sono diverse. Da una parte, c’è la volontà di preservare il paesaggio di una zona di pregio, già segnata da una forte urbanizzazione. Dall’altra, emergono timori legati alla salute, soprattutto per la prossimità a spazi frequentati da minori.

Anche se non esistono prove scientifiche definitive sui potenziali rischi delle onde elettromagnetiche emesse da impianti 5G, la percezione del rischio è forte. Molti genitori chiedono che, in via precauzionale, l’antenna venga collocata lontano da scuole, centri sportivi e parchi.

Cosa accadrà ad Arco? La giunta chiamata a decidere
Nel frattempo, ad Arco, la decisione definitiva spetta all’amministrazione Fiorio, che si trova davanti a un equilibrio difficile da raggiungere: garantire l’efficienza tecnologica e rispettare i vincoli paesaggistici, senza ignorare le preoccupazioni dei cittadini.

Al momento non è chiaro quando e dove verrà posizionata l’antenna, ma è certo che il confronto sarà acceso. E che la cittadinanza chiederà trasparenza, ascolto e partecipazione.