ARCO, MINACCIA E PICCHIA LA MADRE: ARRESTATO UOMO DI ARCO

Redazione12/07/20193min
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I Carabinieri della Stazione di Arco hanno arrestato un uomo di Arco responsabile di violenza sulla madre pensionata.
Dopo quattro interventi in una palazzina dell’Oltresarca per litigi furiosi tra madre e figlio, i Militari dell’Arma invitavano la donna, che non voleva sporgere querela, a recarsi presso il Centro Antiviolenza per farsi aiutare.
Nei primi giorni di giugno la madre ha trovato la forza di recarsi presso il presidio dell’Arma di via Nas per denunciare il figlio dei soprusi subiti, in particolare violenze fisiche e psicologiche, in quanto non assecondava le continue richieste di denaro per motivi legati al mondo della tossicodipendenza. La donna riferiva di essere stata picchiata e vessata più volte e di temere per la propria incolumità, costringendola a lasciare la propria abitazione per recarsi dalla sorella.
Il 2 luglio il Tribunale di Rovereto ha emesso la Misura cautelare personale dell’Allontanamento dalla casa familiare dell’uomo mentre per la madre, con l’ausilio dei Servizi Sociali della Comunità di Valle dell’Alto Garda, veniva cercato un alloggio temporaneo presso una Casa Famiglia in modo da poter essere tutelata e seguita.
L’uomo la stessa sera si è recato dalla madre, che per precauzione era rimasta dalla sorella, arrampicandosi sui balconi fino al secondo piano per forzare una finestra e poter entrare. I vicini hanno allertato le Forze dell’Ordine che sono intervenute cogliendo il figlio sul fatto.
L’immediata segnalazione della violazione delle prescrizioni del Giudice roveretano hanno avuto come conseguenza l’emissione di Ordinanza che sostituiva l’Allontanamento dalla Casa Familiare con la Custodia Cautelare in Carcere: i Carabinieri di Arco hanno quindi prelevato l’uomo sul luogo di lavoro a Riva del Garda e lo hanno condotto nel carcere di Spini di Gardolo.
Il ventottenne di Arco, disoccupato e pregiudicato, dovrà rispondere delle accuse di estorsione, lesioni personali e minacce aggravate continuate.
La madre ha ringraziato con le lacrime agli occhi i Carabinieri per la solerzia, sensibilità e professionalità che le hanno consentito di riappropriarsi dell’abitazione e soprattutto per una ritrovata tranquillità, augurandosi comunque che il figlio possa intraprendere un percorso riabilitativo che gli consenta di uscire dalla dipendenza e ricostruirsi una vita con l’affetto della madre.