Arco, la lista degli oggetti smarriti: dalla fede del 1984 alla chiave Maserati

Chiavi, portafogli, biciclette, smartphone. Ma anche una fede nuziale, un televisore e persino una tenda rossa piena di effetti personali. L’elenco degli oggetti smarriti e ritrovati nel territorio di Arco tra maggio e ottobre 2025 – pubblicato dal Comune in base agli articoli 927 e 928 del Codice Civile – è un piccolo spaccato di vita quotidiana, quasi un romanzo urbano, fatto di distrazioni, vacanze, partenze improvvise e storie che rimangono sospese.
L’avviso diffuso dalla sindaca Arianna Fiorio restituisce una fotografia sorprendente della città: un mosaico di oggetti che aspettano di tornare ai loro proprietari o, se nessuno li reclamerà, al cittadino che li ha ritrovati.
Tra bici abbandonate e oggetti “di lusso”: il campionario delle sorprese
Nel deposito della Polizia Locale Alto Garda e Ledro e nel magazzino comunale di Arco si conservano – accuratamente catalogati – oggetti comuni e altri decisamente più insoliti.
Tra i ritrovamenti più curiosi spiccano:
– Una chiave di una Maserati (ID 5821), smarrita chissà dove e chissà da chi. Un dettaglio che accende l’immaginazione: distrazione di un turista? Oppure una serata finita male?
– Un televisore Samsung nero (ID 5551), ritrovamento decisamente inconsueto: difficile dimenticare una TV per strada, eppure qualcuno lo ha fatto.
– Una collana di perle (ID 5573), elegante e misteriosa.
– Una fede nuziale incisa “A… 1984” (ID 5673), che porta con sé una storia lunga quarant’anni.
– Due borsoni da palestra con all’interno caschi e indumenti (ID 5706), quasi il kit completo di due motociclisti.
– Una valigia trolley nera piena di vestiti (ID 5654), simbolo di un viaggio interrotto o di una dimenticanza clamorosa.
– Una tenda rossa (ID 5619) che conteneva effetti personali: segno del passaggio di un campeggiatore sbadato o forse di chi ha fretta di ripartire.
Ma non mancano gli oggetti più classici: decine di mazzi di chiavi con portachiavi personalizzati (“Juventus”, “Iron Café”, “Go Fast” o il più enigmatico “My”), diverse biciclette – tra cui una MTB Cube grigio scuro (ID 5636) e una Nuzzi (ID 5802) –, numerosi occhiali di marca e una sfilza di smartphone, spesso danneggiati o abbandonati.
Una menzione particolare meritano i numerosi oggetti provenienti dalla portineria del Pronto Soccorso, dall’orecchino singolo all’apparecchio acustico: indizi di momenti di emergenza in cui l’ultima cosa a cui si pensa sono gli effetti personali.
Documenti e carte: le storie sospese delle identità smarrite
L’elenco riporta anche documenti nominativi, talvolta accompagnati da denaro: portafogli da donna e da uomo, una tessera studenti, carte di credito e bancomat.
Particolarmente curiosi il portafoglio con documenti americani (ID 5641) e lo zaino bordeaux con documenti tedeschi (ID 5705): segno di un turismo internazionale che, oltre ai ricordi del Garda, spesso lascia dietro di sé qualche oggetto personale.
Gli oggetti in attesa dei proprietari
Tutti i materiali recuperati sono conservati al Comando di Polizia Locale Alto Garda e Ledro – sede di Riva del Garda (via San Nazzaro 82) e nel magazzino comunale di Arco.
Sono disponibili per la restituzione ai legittimi proprietari. Trascorso un anno dalla pubblicazione all’Albo, e solo se richiesto al momento del ritrovamento, gli oggetti potranno essere riconsegnati anche a chi li ha trovati.
Un catalogo di storie
Sfogliare l’elenco dei ritrovamenti significa entrare, per un attimo, nella vita degli altri: in un portafoglio dimenticato, in una chiave persa in una serata frettolosa, in una bicicletta abbandonata vicino a una fermata dell’autobus.
Oggetti che parlano della città e dei suoi passaggi quotidiani. Un promemoria, forse, dell’importanza delle piccole cose – e del fatto che, a volte, ritornano.
(n.f.)











