Arco, il ritorno di Stefano: applausi, commozione e l’abbraccio dei suoi Vigili del Fuoco

Non è stato solo un ritorno, ma una rinascita. Sabato 2 agosto, nel pomeriggio, il piazzale della Caserma dei Vigili del Fuoco di Arco si è trasformato in un abbraccio collettivo per accogliere, con il cuore in gola e gli occhi lucidi, Stefano Perini. Esattamente un anno prima, il 2 agosto 2024, un terribile incidente motociclistico lo aveva strappato alla sua quotidianità e alla sua missione. Colpito da un carico perso da un camion mentre si recava al lavoro in moto, le sue condizioni erano apparse subito disperate. Ma Stefano ha scelto di combattere.
Dopo mesi durissimi al “Santa Chiara” di Trento e all’Ospedale “Villa Rosa” di Pergine, alla clinica “San Bortolo” di Vicenza e un passaggio carico di speranza alla Casa di Cura Eremo di Arco, oggi Stefano continua la sua lunga, complessa, ma luminosa riabilitazione alla “Fondazione Comunità”. Il suo è un cammino difficile, sostenuto da una forza d’animo che commuove, dalla vicinanza della sua famiglia — la moglie Elisa, sempre al suo fianco, e il piccolo Zeno — e da un’intera comunità che non ha mai smesso di fare il tifo per lui.
Lo ha dimostrato anche questo pomeriggio in Caserma. Arrivato accompagnato da un’ambulanza della Croce Rossa alle 16, Stefano è stato accolto da un silenzio carico di emozione. Ad aspettarlo, la moglie, il figlio, tanti colleghi, amici, parenti, la sindaca Arianna Fiorio (che ha ricevuto da lui un elegante baciamano) e don Francesco, il parroco di Arco. E poi c’erano loro: i suoi compagni, i Vigili del Fuoco. Quelli con cui ha condiviso anni di turni, interventi, vite salvate e mani tese nel fango e nel fuoco.
Stefano li ha riconosciuti uno ad uno. Ha pronunciato i loro nomi, i soprannomi. Ha voluto stringere la mano a tutti, con quel calore e quella battuta pronta che non ha mai perso. Poi, l’autoscala si è alzata e da essa è stato srotolato uno striscione che ha fatto tremare i cuori: “Sempre al tuo fianco. I VVF di Arco.” Poche parole, ma un messaggio potente, che racconta un legame che nessun incidente può spezzare.
Dentro la Caserma Stefano ha potuto ammirare in anteprima il nuovo gonfalone che rappresenterà i Vigili del Fuoco di Arco nelle cerimonie ufficiali. E infine la foto di gruppo con il desiderio, condiviso da tutti, che questa visita sia solo la prima di tante. Che quella soglia, varcata tante volte per correre in aiuto degli altri, oggi sia un punto di partenza per stimolare, ancora una volta, la sua mente e lo spirito.
Questa estate, per lui, è stata anche la stagione della festa e della solidarietà. Il 19 luglio i suoi colleghi lo avevano già sorpreso alla Casa di Cura Eremo, con l’autoscala parcheggiata nel vialetto: un gesto semplice, ma che ha significato il mondo. “Vederli lì – aveva detto – è stato come riabbracciare una parte di me”.
Il fuoco ora Stefano lo combatte dentro, ogni giorno, con coraggio. Ma gli amici non lo lasciano solo. E la comunità nemmeno. Continua la raccolta fondi per sostenere lui, Elisa e il piccolo Zeno nei lunghi percorsi riabilitativi e nelle tante spese che la vita ha imposto senza preavviso.
Chiunque voglia contribuire, può farlo tramite bonifico bancario:
IBAN: IT06M0503435320000000001642
Causale: “Donazione a favore di Stefano Perini”
Perché un Vigile del Fuoco, anche quando non indossa più l’uniforme, resta sempre parte della squadra. E Arco lo sa bene.