Arco, il Comune chiama i cittadini: “Segnalate le barriere, costruiamo insieme un territorio più accessibile”

Nicola Filippi08/05/20253min
20180911IMG_6198 ARCO MARCIA DELLE CARROZZINE SU BARRIERE ARCHITETTONICHE ARCO VIA BADEN POWELL


 

La sfida dell’accessibilità passa anche dalla voce dei cittadini. Con questo spirito il Comune di Arco, attraverso l’Assessorato all’Urbanistica, ha attivato un canale partecipativo per raccogliere segnalazioni sulle barriere architettoniche, sensoriali e cognitive ancora presenti nel territorio comunale. Una nuova tappa del percorso avviato con la redazione del PEBA – Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che ora entra nel vivo.

Il PEBA non è un semplice documento tecnico. È il frutto di un processo di ascolto, analisi e confronto iniziato nei mesi scorsi grazie alla spinta dell’assessore Cattoi, che ha fortemente voluto un approccio ampio, partecipativo e centrato sulla persona. L’obiettivo è restituire ad Arco spazi pubblici e edifici accessibili, sicuri, accoglienti, dove ogni cittadino – con o senza disabilità – possa muoversi in autonomia e sentirsi pienamente parte della vita della città.

 

 

E adesso, il passo successivo: la partecipazione diretta della cittadinanza. Tutti gli abitanti sono invitati a segnalare, entro il 31 agosto, le situazioni di criticità riscontrate nella quotidianità. Un gradino troppo alto, una segnaletica carente, un attraversamento pericoloso, un edificio senza accessi adeguati: ogni ostacolo va raccontato attraverso un semplice formulario online, disponibile al link link e accessibile anche tramite QR code sul sito del Comune.

Ogni segnalazione – da inviare una alla volta, indicando l’indirizzo e una breve descrizione del problema – sarà valutata dai tecnici incaricati e contribuirà a costruire un quadro preciso delle necessità del territorio. Ma soprattutto, darà voce a chi ogni giorno sperimenta sulla propria pelle cosa significhi vivere in spazi non pensati per tutti.

“Un territorio accogliente – spiega l’assessore – non si misura soltanto in centimetri di rampe o in porte automatiche. È un percorso culturale che parte dalla consapevolezza collettiva. Abbattere una barriera significa prima di tutto riconoscerla, e per questo abbiamo bisogno della collaborazione di tutti.”

Il PEBA proseguirà nei prossimi mesi con nuovi momenti pubblici di confronto, dibattiti, incontri con i portatori di interesse, associazioni e realtà del terzo settore. È un cantiere aperto, umano prima ancora che urbanistico, che punta a rendere Arco un esempio concreto di inclusività e cittadinanza attiva.

Chiunque viva, lavori, studi o semplicemente attraversi Arco, ora può contribuire con la propria esperienza. Perché l’accessibilità non è un favore, è un diritto. E costruirla insieme è il primo passo per una città più giusta.

Hai già individuato una barriera da segnalare?