Arco generosa sulle donazioni di organi, Riva del Garda segue
Secondo Mario Magnani, referente provinciale Aido – Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule – l’85% dei trentini è favorevole alla donazione dei propri organi.
Nello specifico, poi, l’80% dei residenti di Arco ha detto sì. I rivani, invece, si sono dimostrati meno disponibili alla cessione dei propri organi (60%). Chi sceglie di non donare è in generale legato a questioni religiose, oppure preferisce rimandare la decisione ad altri momenti, di solito poi decide per aderire al progetto una volta messo a conoscenza del fatto che – nel momento del decesso – sarà compito dei famigliari decidere per lui.
Per poter effettuare la scelta di donare gli organi è necessario essere maggiorenni: al momento del rinnovo della carta d’identità è possibile manifestare la propria opinione. Le condizioni per essere donatori sono comunque molto ristrette: una di queste è trovarsi, al momento del decesso, in una struttura ospedaliera specializzata. In Trentino solo il Santa Chiara è al momento l’unica struttura adatta.
Secondo le statistiche rilevate dall’Aido ben 1.600 arcensi ogni anno scelgono il sì ala donazione. Magnani sostiene che, per evitare percentuali basse come quelle di Riva, saranno in futuro messi in atto programmi informativi presso scuole e centri di aggregazione.
(r.n.b.)