Arco aderisce alla Giornata mondiale della prematurità

Redazione18/11/20213min
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Per la Giornata mondiale della prematurità, il Comune di Arco ha ospitato martedì 16 novembre all’auditorium di Palazzo dei Panni la presentazione in anteprima di «Nipio. Il mio bambino in TIN», la nuovissima pubblicazione dell’associazione Amici della neonatologia trentina che raccoglie gli scritti premiati all’omonimo concorso letterario. Inoltre, mercoledì 17 novembre, Giornata mondiale della prematurità, sono illuminati di viola la fontana di via delle Garberie e il cortile d’entrata del municipio.

Alla presentazione hanno preso parte per l’associazione Amici della neonatologia trentina il dott. Dino Pedrotti, segretario e fondatore, Anna Mercadante e Paola Scotoni, e per l’amministrazione comunale il sindaco Alessandro Betta e l’assessore alla cultura Guido Trebo.
La Giornata mondiale della prematurità (World Prematurity Day) si celebra il 17 novembre di ogni anno per aumentare la consapevolezza della complessa problematica dei parti pretermine, che sono ogni anno circa 15 milioni nel mondo e circa 35 mila in Italia. I bambini che nascono prematuri o con gravi patologie hanno bisogno, fin dai primi istanti di vita, di terapie intensive neonatali, con il rischio di difficoltà nelle funzioni vitali.
L’associazione Amici della neonatologia trentina è stata fondata nel 1985 per far fronte alle difficoltà causate dalla distanza fra la sala parto dell’ospedale Santa Chiara e il Centro immaturi dell’Ospedale infantile. Nel 1991, grazie alle iniziative di medici e genitori dell’associazione, finalmente il Centro è stato portato al Santa Chiara. L’associazione ha quindi ampliato le sue attività in diversi ambiti legati alla cultura del neonato, anche a livello internazionale, e oggi, tra l’altro, gestisce un appartamento che si trova proprio di fronte alla sala parto del Santa Chiara, a disposizione dei genitori che vengono da distante.

Il concorso letterario, dedicato all’esperienza della terapia intensiva neonatale nella Provincia di Trento, è stato ideato l’anno scorso per la Giornata della prematurità 2020, per ovviare alle restrizioni imposte dalla pandemia e all’impossibilità di organizzare eventi in presenza. In sèguito si è deciso di pubblicare gli scritti partecipanti, quattro poesie e dodici racconti che si caratterizzano per l’intensità dei sentimenti, quelli provati da mamme e papà (ma tra i partecipanti c’è anche una operatrice della TIN del Santa Chiara) alle prese con la difficile esperienza di una nascita prenatale, ovvero con la comparsa al mondo di un bambino in situazione di fragilità assoluta e bisognoso, per sopravvivere, di cure a volte lunghe e complesse.

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