Arco, accessibilità e servizi sociali: nuove deleghe per Peba, Villa Teresita e Bus&Go

Redazione16/08/20254min
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Una città più accessibile, più inclusiva, più connessa. È l’orizzonte tracciato nel corso del recente Consiglio comunale di Arco, dove sono state conferite due nuove deleghe a progetti chiave per il futuro del territorio. Un passo politico e amministrativo che segna l’intenzione di rafforzare il legame tra spazio pubblico e bisogni reali, a partire da chi vive situazioni di fragilità.

 

 

Il piano per una città “sbarrierata”
Il consigliere Ivo Tamburini (nella foto alla Marcia delle Carrozzine di Arco), da una vita impegnato nel sociale, avrà il compito di redigere il Peba, un documento strategico (predisposto e avviato dall’ex assessore Nicola Cattoi della giunta Betta, ndr) che mira a censire e rimuovere gli ostacoli fisici presenti negli spazi pubblici, nei percorsi urbani e negli edifici comunali. Un’operazione di civiltà, che punta a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità o ridotta mobilità, rendendo Arco una città più equa e vivibile per tutti.

L’ambizione è concreta: partire con un primo intervento su oltre 20 chilometri di territorio comunale, coinvolgendo attivamente scuole, categorie economiche e commercianti. L’intento è quello di costruire un progetto condiviso, capace di integrare visione urbanistica e responsabilità sociale.

Parallelamente, Tamburini seguirà il futuro di Villa Teresita, edificio da tempo al centro del dibattito cittadino. L’obiettivo è quello di trasformarlo in un polo per attività sociali, con l’ipotesi – già allo studio – di destinare una parte degli spazi ad emergenze abitative: mini appartamenti pensati per accogliere temporaneamente donne in difficoltà, persone separate o senza dimora, nell’ottica di un’assistenza abitativa flessibile e dignitosa.

Bus&Go: una mobilità più vicina ai cittadini
La seconda delega è stata assegnata a Gabriele Andreasi, consigliere di minoranza ed ex assessore, da sempre legato al progetto Bus&Go, servizio innovativo di trasporto a chiamata nato ad Arco e già imitato in altri contesti urbani. Il suo compito sarà quello di potenziarne la rete, estendendo gli orari e migliorando la frequenza, in risposta a una domanda crescente.

Il servizio ha mostrato numeri incoraggianti: nei primi mesi del 2025, si è già registrato un aumento di oltre 5.000 utenti rispetto all’anno precedente. Un successo che, secondo i promotori, testimonia l’interesse crescente per un modello di mobilità flessibile e sostenibile, capace di integrare aree periferiche e garantire accesso a scuole, ambulatori, uffici pubblici e centri culturali.

La stessa Trentino Trasporti avrebbe espresso apprezzamento per questa sperimentazione, che potrebbe ora consolidarsi in una formula permanente, aprendo a prospettive di espansione non solo locale ma anche regionale.

 

Villa Teresita, il Peba e le polemiche
La seduta del consiglio non è però trascorsa senza tensioni. Dall’opposizione è arrivata una puntualizzazione politica: secondo alcuni consiglieri, i progetti oggi assegnati erano già stati avviati durante la precedente amministrazione, e non sarebbero quindi una novità assoluta. Il riferimento è alla sindaca Arianna Fiorio, accusata di sminuire il lavoro pregresso della giunta precedente.

Tuttavia, al di là delle rivendicazioni politiche, emerge una volontà trasversale di lavorare per obiettivi concreti e condivisi. I nuovi incarichi assegnati vanno infatti nella direzione di una governance partecipata, dove maggioranza e minoranza possano collaborare su progetti che toccano la vita quotidiana dei cittadini.

(n.f.)