Arcese di Arco truffata: venduti pezzi di ricambio per mezzo milione di Euro

Redazione06/01/20184min
carabinieri acrese

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Riva del Garda, unitamente ai militari della Tenenza Guardia di Finanza di Riva del Garda, hanno eseguito una serie di sequestri disposti dal GIP del Tribunale di Rovereto nell’ambito di quella che è stata denominata “OPERAZIONE TRE CARTE”, attività che ha portato i militari dell’Arma all’individuazione di una lunga serie di truffe ai danni della ARCESE TRASPORTI S.p.A. che già nel novembre dello scorso anno si era concretizzata con alcune perquisizioni presso privati ed aziende. L’attività di indagine sinora svolta, diretta dal Sostituto Procuratore della Procura di Rovereto Fabrizio De Angelis, ha fatto emergere pesanti responsabilità penali personali nei confronti di alcuni dipendenti della Società ARCESE Trasporti S.p.A., in concorso con i responsabili di alcune officine e ditte site nella province di Milano, Verona e Brescia, tutti indagati a vario titolo per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed all’autoriciclaggio. Nel corso degli ultimi anni gli indagati, sfruttando la loro posizione di responsabilità e controllo all’interno dell’azienda, hanno sottratto dai magazzini dell’officina di Rovereto della società ARCESE costosi pezzi di ricambio, per poi destinarli ad altre officine complici, ed hanno contribuito alla realizzazione di false fatturazioni da parte delle ditte esterne, facendo risultare compravendite di materiali mai effettivamente avvenute e lavori di manutenzione mai realizzati, sui veicoli di proprietà di ARCESE. Ciò ha permesso, a loro ed ai loro complici, di accumulare ingenti illeciti profitti, che gli inquirenti hanno quantificato in circa mezzo milione di Euro, scoprendo che la lucrosa attività era iniziata nell’anno 2014. I sequestri appena effettuati dai militari dell’Arma e della Guardia di Finanzaa carico di R.R., 40enne dipendente dell’ARCESE e mente del sodalizio, dai militari dell’Arma e della Guardia di Finanza, presso Istituti di Credito, PRA e uffici del Catasto, hanno reso possibile il recupero di un patrimonio illecitamente accumulato del valore di oltre 425.000 euro costituito, per circa 200.000 Euro da denaro depositato presso un Istituto di Credito del Bresciano, da un’abitazione, sulla sponda bresciana del Lago di Garda, del valore di 180mila Euro nonché da un autoveicolo ed otto motoveicoli, del valore di 45mila.
Le indagini sinora effettuate hanno portato alla denuncia a piede libero di sei indagati ritenuti responsabili a vario titolo dell’associazione a delinquere emersa dall’attività svolta, con l’ausilio anche di intercettazioni telefoniche, che hanno fatto emergere senza ombra di dubbio le varie responsabilità tra dipendenti della ARCESE Trasporti S.p.A. e collaboratori esterni titolari di aziende. Gli inquirenti hanno anche sentito numerosi dipendenti della società trentina quali persone informate sui fatti. L’attività di indagine è ancora in corso, per cui non si esclude di poter identificare ulteriori responsabili e che il danno per la ditta Arcese possa rivelarsi ancor maggiore.
Il tutto è partito dai titolari della ARCESE che, resisi conto di alcune irregolarità e della presenza di cifre spropositate nelle fatture per l’acquisto dei pezzi di ricambio, hanno fatto denuncia presso i Carabinieri.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche