Aprono venerdì 15 maggio tutti i negozi in Trentino: ecco le istruzioni

Redazione14/05/20205min
20200514_DSC8494 ARCO RIVA DEL GARDA PREPARAZIONE NEGOZI PER RIAPERTURA FASE 2 CORONAVIRUS

Dopo la lunga chiusura (dall’11 marzo) imposta dalla pandemia di Covid-19, riaprono venerdì 15 maggio le attività commerciali all’ingrosso e al dettaglio – comprese quelle svolte nell’ambito di mercati – e i centri commerciali.
Vediamo in sintesi i protocolli che le attività commerciali dovranno rispettare.
Protocollo per la gestione del rischio nel settore commercio all’ingrosso e al dettaglio
Venerdì 15 maggio 2020 riapre l’esercizio sul territorio provinciale di tutte le attività commerciali al dettaglio di cui al Codice ATECO 47 (“Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati”, comprensivo di tutti i gruppi, classi , categorie e sottocategorie), anche nell’ambito dei mercati, comprese quelle attività fino ad oggi sospese da disposizioni nazionali per l’emergenza Covid-19.
Il relativo Protocollo per la salute e la sicurezza si articola in 9 punti: valutazione del rischio da Covid19; formazione e identificazione del referente Covid; areazione degli ambienti; rapporti fra le persone (clienti, clienti e personale, personale, fornitori, prestatori di servizio e manutentori); pulizia e igienizzazione; sorveglianza, gestione dei casi di Covid-19 tra il personale; disponibilità di materiali e protezione fra il personale; gestione rifiuti.
La parte centrale e più consistente del Protocollo riguarda i rapporti fra le persone e quindi il cosiddetto distanziamento sociale. Fra le altre previsioni (in parte già note ed utilizzate negli esercizi commerciali che non sono stati sottoposti a chiusura) l’uso obbligatorio della mascherina per i clienti e anche dei guanti per chi accede ad esercizi atti alla vendita di alimentari (negli altri esercizi l’uso dei guanti è solo raccomandato).
Obbligatoria da parte degli esercenti l’igienizzazione di carrelli, cesti e trolley.
Deve essere mantenuta una distanza fra le persone di almeno 1 metro. È opportuno che ogni negoziante valuti, in base alla grandezza dell’esercizio, il numero massimo di persone da ammettere contemporaneamente, superati il quale gli accessi verranno contingentati, e preveda all’interno dell’esercizio percorsi, aree di stazionamento e quant’altro aiuti il distanziamento sociale.
Anche il personale attivo nei punti vendita dovrà essere dotato dall’azienda di dispositivi per ridurre il rischio del contagio.
La prova di capi di abbigliamento sarà possibile previa igienizzazione delle mani; gli esercizi dovranno disporre di dispenser con apposita soluzione igienizzante. Si sconsiglia la prova di maglie e altri capi che debbano passare dalla testa (eventualmente va tenuta la mascherina). Sarà incentivato l’uso di mezzi per il pagamento elettronico in luogo del contante.
Protocollo per i centri commerciali
La delibera di oggi contiene anche un Protocollo riguardante espressamente la prevenzione e gestione del rischio Covid nei centri commerciali.
Vediamo alcune delle previsioni: innanzitutto l’ingresso nel centro commerciale dovrà avvenire sempre indossando la mascherina chirurgica e nei varchi devono essere collocati dispenser con soluzione disinfettante. Ove possibile vanno differenziati i varchi per gli ingressi e per le uscite, che andranno segnalati anche nei parcheggi. Particolare attenzione verrà data alla gestione dei parcheggi interrati prevedendo appositi percorsi sicuri.
Bisognerà stabilire il numero di clienti che posso accedere per singolo negozio (considerando anche il numero di lavoratori). Nel calcolo dei clienti nel singolo negozio per area di vendita, si considereranno 10 mq a persona. Per i negozi con superfici fino a 40 mq potranno essere presenti solo 3 persone (compresi i venditori) come previsto anche dal DPCM del premier Conte del 26 aprile 2020. L’applicazione di questa regola è posta in capo ai singoli operatori commerciali con assunzione di responsabilità in caso di controlli.
Nei centri commerciali diventa strategico la regolamentazione dei flussi tra gli spazi comuni e gli spazi dedicati dai singoli negozi. Qualora la presenza di persone negli spazi comuni non garantisca la distanza prevista di almeno 1 metro, e quindi ci si stia avvicinando alla saturazione degli spazi, gli ingressi andranno chiusi. Se non potrà essere garantita una sorveglianza continua sugli spazi comuni, dovrà essere introdotto un controllo sul numero degli ingressi che dovranno essere contingentati in base al numero delle persone ammissibili.
In questa fase non sarà possibile l’occupazione delle aree comuni per esposizioni temporanee. Andranno tolte o inibite all’uso le panchine o comunque rese utilizzabili come monosedute. Le aree giochi andranno interdette all’utilizzo. Non potrà essere lasciato materiale informativo cartaceo in libera consultazione. Il distanziamento dovrà valere anche su scale mobili e rampe di accesso.

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