Anfass consegna la “Caregap” al sindaco di Nago Torbole

Claudio Chiarani27/05/20213min
Caregap


“È stato davvero un momento molto bello – commenta Gianni Morandi, primo cittadino di Nago Torbole – quando l’Anfass ha consegnato al nostro Comune noi la “carega” che si porta dietro tutta la loro filosofia, il loro progetto in questo periodo di lockdown. I ragazzi hanno dato una seconda vita a queste sedie che dal dialetto “carega” unendo la lettera “p” diventa, appunto “Caregap”da “Care”, cura insomma. La sedia è stata consegnata in Municipio a Torbole, dove per l’occasione è stata preparata una breve ma significativa cerimonia. “Noi siamo da sempre vicini all’Anfass – riprende Morandi – e ai loro progetti dal profondo significato. Sì, è un simbolo che si vede, del quale parlare ma dal quale partire per dimostrare che il “gap” non è altro che mentale. Parlare con i ragazzi, con i loro educatori è sempre una lezione di vita. Questo è un progetto interessante, che dimostra come momenti come questo della pandemia si possono superare con serenità. Insomma, credo che sia stato un bel momento per andare incontro alla nuova stagione che ci aspetta.” Il progetto “Caregap” si può trovare sulla pagina principale di Anfass a questo indirizzo web: Caregap dove gli educatori spiegano chiaramente come è stato affrontato da loro e dagli ospiti il periodo difficile che tutti noi abbiamo vissuto. Più difficile ancora per chi necessità di aiuto per chi è spesso considerato distante, schermato e isolato dal mondo che li circonda, troppo spesso “preso” dai problemi della quotidianità e si dimentica di chi, invece, avrebbe bisogno di più calore e affetto. Ecco, dunque, che in questo gli educatori di Anfass svolgono il loro prezioso lavoro come in questo caso, dove vecchie sedie logore dal tempo hanno ripreso vita per essere donate agli amministratori dei Comuni dell’Alto Garda. Caregap, insomma, dal verbo inglese “to care”, ossia prendersi cura degli altri in senso ampio a livello sociale, laddove la parola inglese “gap”, ossia divario come il tempo che è stato sospeso in tutti noi a causa della pandemia viene colmato allo scopo di ritrovarci più vicini. “Ognuno di noi è diverso – scrive Anfass nel sito web – e unico, come le sedie sono di tanti e diversi colori. Questo è il nostro messaggio. CARE. Gap.”

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