Anche Arco dice “No” ai fuochi d’artificio. Europa Verde: “Tutela, sicurezza e serenità”

Redazione13/08/20255min
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Quest’inverno, durante i mercatini di Natale, la rupe del Castello non farà eco ai boati: la giunta di Arco non rilascerà autorizzazioni per i fuochi d’artificio. La scelta arriva mentre in tutta la Busa si discute di modelli di festa più sostenibili: a Riva del Garda la nuova giunta Zanoni ha già detto stop allo spettacolo pirotecnico di fine estate.
A spiegare il senso della svolta è Marco Piantoni, vicesindaco di Arco, oggi in veste di portavoce di Europa Verde Alto Garda e Ledro (EVAGL). Interpellato dalla redazione de La Busa online, interviene sul tema e spiega: «Per Arco, come Amministrazione, non rilasceremo autorizzazione ai fuochi d’artificio», conferma. E sul fronte di Riva precisa il perimetro del suo intervento: «Il punto di vista sui fuochi a Riva lo esprimo come Portavoce di Europa Verde AGL e non come Vicesindaco di Arco».

 

 

Le ragioni del no: ambiente, sicurezza, qualità della vita
Il ragionamento di Piantoni è ampio e tocca piani diversi, non solo ambientali.
• Impatto ambientale: i fuochi comportano «inquinamento da metalli pesanti e altre sostanze nocive», con ricadute sull’aria e sul suolo.
• Rischi e protezione civile: esistono «pericoli legati a incendi ed esplosioni» che impongono prudenza, soprattutto in aree densamente frequentate.
• Fauna domestica e selvatica: gli scoppi hanno effetti comprovati su animali da compagnia e fauna del territorio, esposta a stress e disorientamento.
• Vita dei residenti: nelle serate dei fuochi si registrano «strade e locali sovraffollati, rumore prolungato e difficoltà di spostamento», elementi che incidono sulla serenità quotidiana.
«La rinuncia ai fuochi d’artificio è quindi una scelta di buon senso — sintetizza Piantoni — che va nella direzione di una maggiore tutela dell’ambiente, della sicurezza e della serenità della comunità».

Risorse da reinvestire: eventi sostenibili, inclusivi, di qualità
Stop non significa rinuncia alla festa. Per EVAGL, significa ripensare la programmazione: «Liberiamo risorse economiche che possono essere investite in eventi culturali e di intrattenimento più sostenibili, inclusivi e rispettosi del nostro territorio». L’obiettivo non è restringere l’offerta, ma alzare l’asticella della qualità.
«Questo non significa negare opportunità di guadagno alle attività economiche: al contrario, puntare su iniziative innovative e di qualità può attrarre un pubblico ancora più ampio e variegato, valorizzando la nostra offerta turistica e rendendo la città viva e accogliente in modi nuovi», aggiunge Piantoni. È un invito a sperimentare format capaci di coniugare atmosfera natalizia, creatività e impatto ridotto.

Un segnale alla Busa: “Si può festeggiare in modo consapevole”
Per Piantoni, la scelta manda un messaggio chiaro: celebrare senza inquinare è possibile. «È un segnale importante, che dimostra come si possa festeggiare in modo innovativo e consapevole, senza rinunciare alla bellezza e alla condivisione, ma riducendo l’impatto negativo sul luogo in cui viviamo».
Sul piano politico, il portavoce di EVAGL sottolinea la coerenza con la decisione assunta a Riva del Garda: «Chiaramente siamo soddisfatti, come EVAGL, della decisione presa a Riva dall’amministrazione di cui facciamo parte». Ma ribadisce il confine dei ruoli: sulla Notte di Fiaba parla da portavoce di Europa Verde, non da vicesindaco di Arco.

Cosa cambia ad Arco
Il primo effetto è pratico e immediato: niente autorizzazioni per i fuochi d’artificio durante il periodo dei mercatini di Natale. Da qui si apre una fase di costruzione: coinvolgere Assocentro, operatori, associazioni e archesi per disegnare momenti di festa suggestivi e a basso impatto, capaci di esaltare il centro storico e la rupe del Castello con linguaggi diversi.
Postilla del portavoce di EVAGL: «Per Arco, come amministrazione, non rilasceremo autorizzazione ai fuochi d’artificio», conferma Piantoni. Una decisione che accende il dibattito, ma soprattutto chiede all’intera comunità di immaginare nuovi modi di brillare.

Nicola Filippi