Anche alla Biblioteca di Riva il videoingranditore

Rendere le biblioteche luoghi realmente accessibili e inclusivi è l’obiettivo del nuovo progetto presentato dalla Provincia autonoma di Trento, promosso dall’assessora alla cultura Francesca Gerosa. L’iniziativa prevede l’introduzione di strumenti tecnologici a supporto delle persone ipovedenti o con disturbi dell’apprendimento, a partire dall’installazione di video ingranditori in otto biblioteche del territorio, sette pubbliche e una scolastica, scelte in base alla copertura geografica e alle esigenze locali.
Per l’Alto Garda, il primo verrà installato alla Biblioteca di Riva, con l’obiettivo di estendere progressivamente l’accessibilità su tutto il territorio provinciale.
Il primo video ingranditore è stato inaugurato ufficialmente alla Biblioteca civica di Rovereto, alla presenza dell’assessora provinciale Gerosa e dell’assessora comunale Micol Cossali. Lo strumento, con tecnologia OCR (riconoscimento ottico dei caratteri), permette di trasformare testi stampati in contenuti digitali leggibili su schermo, accompagnati da lettura vocale sincronizzata anche in più lingue. Si tratta di un ausilio prezioso per chi ha difficoltà visive o di lettura, come le persone dislessiche, offrendo loro maggiore autonomia nell’accesso a testi e documenti.
Il progetto, coordinato dall’Ufficio per il Sistema bibliotecario trentino in collaborazione con l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), include anche un percorso formativo rivolto ai bibliotecari, volto a garantire un uso efficace dei dispositivi.
Ma l’inclusione non si ferma ai video ingranditori. Il progetto comprende anche l’uso di lettori audio per gli audiolibri e l’avvio di un’iniziativa di “lettura solidale”: lettori volontari, formati alla lettura espressiva, registreranno una nuova collezione di “libri narrati”. Al momento sono già attivi una decina di volontari, ma si punta a coinvolgere sempre più persone in questa attività che unisce passione e solidarietà.
Secondo l’assessora Gerosa, il progetto rappresenta un primo, concreto passo per rafforzare il ruolo delle biblioteche come spazi culturali accoglienti, equi e partecipati, capaci di rispondere ai bisogni diversificati di studenti, famiglie, anziani, persone con disabilità e nuovi cittadini.
Con 163 strutture tra biblioteche pubbliche, scolastiche, specialistiche e punti di lettura, il sistema bibliotecario trentino si conferma un modello di diffusione culturale capillare e inclusiva.