Ampliamento Eremo di Arco, lavori fermi in attesa dei finanziamenti
Tra pochi giorni i lavori di urbanizzazione a cura della nota Casa di Cura Eremo a Chiarano di Arco vedranno la parola “fine” sui cantieri che hanno interessato la zona attorno al compendio. In primis il nuovo parcheggio con 180 nuovi posti auto in via Carducci, poi la riqualificazione del sagrato dell’adiacente chiesa di San Marcello e la via che porta lo stesso nome, il tutto nell’ambito degli accordi presi con l’amministrazione comunale. Mancherà soltanto, ma per ora, la piazzola di sosta per gli autobus in via Capitelli, in quanto oggi i lavori di ampliamento della Casa di Cura sono in una fase di stallo.
I lavori del previsto e concesso innalzamento di un piano della struttura sono, infatti, fermi per motivi noti: la Provincia di Trento non avrebbe erogato nulla in più di quanto deliberato nel 2019 nonostante, vista l’impennata post Covid dei costi delle materie prime, avesse promesso qualcosa in più. Un primo intervento del valore di sette milioni di Euro, poi un secondo per dodici milioni complessivi. Insomma, tra promesse e budget, incontri, progetti, previsti ampliamenti e rassicurazioni la direzione della Casa di Cura, per bocca di Sergio Chiesa, amministratore delegato, e dell’architetto Sergio Bresciani che segue l’iter procedurale ,ricordano i numerosi “intoppi” legati all’ampliamento e riqualificazione, non ultima la promessa della Giunta Fugatti di concedere posti letto dedicati agli scompensi cardiaci, patologia che fa parte del progetto elaborato da Eremo. Un progetto mai decollato, afferma Chiesa, e che ora sta bloccando i lavori che prevedono anche la realizzazione di nuove palestre nel nuovo piano che, almeno al momento, non si può portare a termine. Insomma, se tutto è fermo tra cavilli burocratici e promesse da mantenere (viene detto), incontri con l’amministrazione comunale che si deve muovere e deliberare tra varianti al Piano attuativo (l’innalzamento a dodici metri e mezzo della struttura) in cambio della piazzola di sosta. Il progetto sullo scompenso cardiaco è stato fatto dalla Casa di Cura in base a rilevazioni della patologia fatta da Eremo in Trentino, fattore in base al quale la Provincia aveva promesso il necessario finanziamento: 700 mila Euro in tre anni. Arriveranno?