Chiude l’associazione “Alto Garda Bike Arena”

Claudio Chiarani07/04/20224min
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L’associazione “Alto Garda Bike arena” ha chiuso i battenti. Con una nota inviata alla stampa il presidente Carlo Torboli ha dato l’annuncio che, nonostante i tentativi di tenere viva sul territorio la realtà nata una decina d’anni fa con lo scopo di gestire due sentieri, la Val del Diaol e l’ex “601” dedicati alla Downhill, specialità meglio nota oggi come Gravity, ossia la discesa sui sentieri in mountain bike, non riscontrando da parte di chi “può” dare risposte in merito, si chiude l’attività.

“Dalla passione per il proprio territorio – si legge nella nota – la voglia di divertirsi in bici, e l’ambizione di sfruttare il proprio tempo libero per creare qualcosa di bello e utile è nata AGBA. Negli anni l’Associazione è cresciuta dando forma a un progetto e motivando sempre più giovani locali a farne parte, a dedicare molte ore del loro tempo libero per mantenere quello che è stato concesso a loro: “due sentieri”. Non erano forse i sentieri ideali su cui intervenire, non erano sicuramente comodi da raggiungere, ma conoscevamo ogni metro di quei percorsi, ad ogni acquazzone sapevamo riconoscere i segni dell’acqua cercando di deviarla nel migliore dei modi.” Grazie all’entusiasmo degli iscritti sono nati due eventi, la “King of Baldo” e la “Welcome Season”, appuntamenti che hanno richiamato appassionati da tutta Europa per dei week end all’insegna del divertimento e dello stare assieme, condividendo la stessa passione sportiva. “Poi col tempo – prosegue la nota – c’è stata un’evoluzione che abbiamo cercato di seguire portando anche varie proposte, nessuna di queste concretamente accolta. I toni si sono in qualche caso accesi, mossi probabilmente dall’entusiasmo e dall’attaccamento a un progetto, un sogno. Abbiamo ricevuto accuse (addirittura penali) sempre dimostrate legalmente infondate, che hanno comportato un dispendio di tempo e risorse pubbliche per difenderci. Abbiamo ricevuto svariate promesse esplicite per il rinnovo della concessione dei “due sentieri”, da diversi esponenti politici, in primis l’attuale primo cittadino di Nago Torbole, di fronte all’attuale ed ex presidente di Garda Trentino. Promesse ribadite più volte, con una rielezione nel mezzo, mai mantenute e, ancor peggio, mai nemmeno smentite.” Constatazioni dopo tre anni in cui gli attivisti di Agba hanno pazientemente atteso risposte da chi può. Ora, stanchi di aspettare abbassano la saracinesca sull’attività, rimanendo però sul territorio che amano in vigile attesa. “Rimaniamo a osservare con molta curiosità: la curiosità di vedere quanto verranno da oggi frequentati a piedi quei percorsi così cari a qualcuno; chi si occuperà di tenere pulite dalle sterpaglie le trincee che si incontrano lungo il sentiero; se qualcuno si prenderà mai cura degli edifici di guerra, in completo stato di abbandono, che danno accesso alla Val del Diaol (ad esempio da Malga Zures). Ci dispiace soprattutto per i membri più giovani che sono entrati a far parte dell’associazioni carichi d’entusiasmo, ma ragazzi, “due sentieri” sono troppi. Ciao Agba”.

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