Alla ricerca di microspie nell’ufficio della Sindaco Santi a Riva del Garda
La neo sindaca Cristina Santi, da poco nominata assessora del Consiglio Provinciale delle autonomie con le deleghe a politiche giovanili, istruzione, famiglia, pari opportunità , natalità e progetti europei, ha stabilito un nuovo primato assoluto nella storia politico-amministrativa del Comune di Riva del Garda. Quello di essere il primo sindaco che va alla ricerca di microspie che dovrebbero essere state piazzate da sconosciuti nel suo Ufficio al primo piano del Palazzo Pretorio.
Questa decisione non è mai stata assunta da nessuno dei sindaci precedenti, non l’aveva mai valutata nè l’ex Sindaco Adalberto Mosaner e nemmeno il suo predecessore, Claudio Molinari e ancora prima di loro da Paolo Matteotti e nemmeno dal compianto Sindaco Cesare Malossini.
La bonifica ambientale dell’ufficio del Sindaco è finalizzata a verificare la presenza di dispositivi di intercettazione audio e video non autorizzati che andrebbero a minare i principi fondamentali di riservatezza e sicurezza pubblica. La richiesta è stata presentata dalla stessa Sindaca direttamente al Segretario comunale il 4 novembre 2020 e con la determinazione di affido dei lavori, firmata nei giorni scorsi e pubblicata all’albo. La ricerca dalle microspie è stata affidata alla ditta Sorveglio di Cariate (Varese) che sarà fatta nei prossimi giorni al costo di 1.400 Euro.
La neo Sindaca Santi risponde a coloro che disapprovano questa iniziativa dicendo che la ricerca di eventuali microspie non è mai stata una necessità per le Amministrazioni precedenti rimaste in carica per lungo tempo, mentre per lei è necessaria.
(Alternanza scuola-lavoro liceo “A.Maffei” – Aurora Seia)