ALLA FRAGLIA DELLA VELA DI RIVA NERVI TESI E CONTI IN ROSSO

Claudio Chiarani02/04/20193min
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Centomila euro di bilancio in rosso non potevano non trovare riscontro in qualche “mal di pancia” da parte dei soci. E così l’assemblea della Fraglia della Vela, svoltasi qualche giorno fa, ha generato molte levate di scudi. Il sodalizio velico rivano sta passando momenti difficili. Dopo tre ore d’assemblea i soci che erano chiamati a confermare bilancio consuntivo e preventivo, in passivo per il quarto anno consecutivo, hanno rimandato la decisione di un paio di settimane.
Un saldo in rosso così elevato ha fatto sorgere qualche problema di “timone” e, se molti soci hanno mugugnato in silenzio, altri invece lo hanno detto a chiare lettere. Ventimila euro il passivo nel 2015, altri 19 mila nel 2016, ben 54 mila nel 2017 e ora 96 mila nel 2018 sono cifre che in molti non hanno “digerito”.
Passivo dovuto in gran parte alla gestione delle squadre agonistiche che, per andare in barca a vela devono logicamente andare a partecipare alle regate un po’ in tutta Italia e all’estero. Appare indebolita, quindi, la posizione del presidente Giancarlo Mirandola che con il suo direttivo si è presentato ai soci chiedendo la fiducia. Fiducia che stavolta in molti hanno tradotto in “dimissioni”. Tra i soci anche Enio Meneghelli, già “sfidante” di Mirandola alle ultime elezioni, il quale ha detto senza mezze misure come la gestione sia ormai senza controllo e con un direttivo incapace di gestire al meglio il blasonato sodalizio velico rivano. Alla voce di Meneghelli si è aggiunta quella di un campione come Gianni Torboli che di “peli” sulla lingua non ne ha mai avuti. “Avete cercato di nascondere i conti” ha detto imperioso in assemblea. Il tutto è stato riassunto dal vicepresidente Paolo Matteotti: “Non ci sono state le regate che ci hanno sempre garantito le entrate, ecco dove mancano gli Euro che lamentiamo in passivo. Ci manca una buona gestione come in passato, questo è il punto, ma con l’Amministrazione comunale abbiamo avviato un monitoraggio che dovrebbe garantirci il rientro”.
Alla fine, su suggerimento del presidente della Comunità di Valle Mauro Malfer, socio fragliotto, si è deciso di riconvocare un’altra assemblea tra un paio di settimane con un’analisi precisa del passivo e di come fare a superarlo. Il 25 maggio è la data individuata per la prossima assemblea che se porterà ad una soluzione bene, altrimenti sono in vista dimissioni ed elezioni anticipate in blocco di presidente e direttivo.