Alba Chiara e quel maledetto giorno di luglio 2017 a Tenno
Tutti ricordano certamente cosa accadde il 31 luglio del 2017 in quel di Tenno: Mattia Stanga uccise la fidanzata Alba Chiara e si tolse poi la vita in un impeto di gelosia irrefrenabile. Un episodio che ha segnato per sempre la piccola comunità di Tenno, che in seguito si spaccò anche in occasione della decisione di porre una stele a ricordo della giovane ragazza, accomunandola ai tanti femminicidi che ogni anno privano della vita tantissime donne in Italia e nel mondo. In occasione del terzo anniversario di quel tragico evento la Chiesa di S. Maria Assunta a Riva del Garda ha visto la celebrazione della santa Messa a ricordo. Molti i partecipanti che si sono stretti attorno al padre di Alba Chiara Massimo, la mamma Loredana in prima fila con a fianco la sorella di Alba Chiara, Aurora, e poi chiunque sia stato ed è vicino alla tragedia di due famiglie distrutte da un dolore che niente e nulla potrà mai sopire. Nemmeno il tempo che scorre inesorabile, ora dopo ora, giorno dopo giorno. Il progetto nato da quella tragedia sta aiutando tantissime famiglie in difficoltà, tantissime donne con mariti violenti e problemi di sostentamento quotidiano. Alba Chiara che desiderava essere ricordata con le parole di Jim Morrison, il “poeta” maledetto che si uccise a soli ventisette anni e leader del gruppo dei Doors: “Quando non ci sarò più non cercatemi dietro il marmo freddo di una tomba, cercatemi tra le rose. Quando non ci sarò più cercatemi nelle fotografie, cercatemi fra i miei libri, fra le mie poesie, le mie canzoni, fra la mia musica. Cercatemi fra tutte le cose che amo di più, perché solo in queste cose troverai la mia anima”.