Al via in Trentino un importante progetto di ricerca neuro-oncologica

Redazione17/05/20213min
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“Un approccio integrato alla pianificazione della neurochirurgia basato su dati multimodali”, è questa la denominazione del progetto approvato dalla Giunta provinciale, finanziato per un importo pari a 356.000 euro. Il progetto intende affrontare una sfida aperta e attuale nell’ambito della ricerca neuro-oncologica, ossia il miglioramento della pianificazione chirurgica, e della tecnica e della tecnologia applicati alla cura dei tumori cerebrali in una ottica di individualizzazione del trattamento e “precision care”.
Il percorso di cura del paziente neuro-oncologico è infatti un processo articolato, che richiede un costante monitoraggio prima, durante e dopo l’intervento chirurgico perché agisce su un organo estremamente complesso, plastico ed in continua evoluzione come il cervello. Solo un approccio integrato che combini l’analisi e l’interpretazione dei dati longitudinali e l’avanzamento delle conoscenze neuroscientifiche può condurre ad una maggiore sopravvivenza, ridurre i rischi dei trattamenti e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

“Si tratta di un progetto di ricerca estremamente rilevante per il Servizio sanitario – spiega l’assessore Stefania Segnana – che affronta il tema della pianificazione chirurgica, della implementazione tecnica e tecnologica nel trattamento dei gliomi cerebrali. Un supporto alla ricerca in quella continua sfida che è la lotta ai tumori, ed in particolare contro quelli cerebrali che colpiscono indistintamente pazienti di tutte le età. Sappiamo come l’intervento chirurgico nelle fasi precoci di questa malattia migliori la sopravvivenza, e sia essenziale per la qualità della vita dei pazienti e l’accesso ai trattamenti successivi. Per questo si è ritenuto di approvare e sostenere finanziariamente questa importante iniziativa, in un ambiente già fertile sul versante della ricerca clinica, e tenuto anche conto dell’avvio del progetto della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Trento”.
Il progetto è stato valutato positivamente dal Comitato scientifico del Consorzio per la Ricerca Sanitaria – CORIS, Consorzio di cui la Provincia è partner, che opera nel pubblico interesse e non ha scopo di lucro. E’ coordinato dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari con le Unità Operative di Neurochirurgia, Neurologia, Neuroradiologia e Anatomia, Istologia e Citologia Patologica, e vede la partecipazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova e della Fondazione Bruno Kessler, in stretta integrazione con il Centro Interdipartimentale Mente e Cervello dell’Università di Trento.

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