Agricoltura stagionale, Frapporti (Flai Cgil): «Indennità di disoccupazione fondamentale»

In Trentino il lavoro agricolo stagionale riguarda ogni anno più di 20 mila persone tra raccoglitori, operai agricoli e addetti alle numerose aziende del settore. Di queste circa 6 mila presentano domanda per ottenere l’indennità di disoccupazione agricola, una misura che continua a rappresentare un’integrazione essenziale al reddito.
A tracciare un bilancio della situazione è Juri Frapporti, segretario generale della Flai Cgil Trentino, che ricorda come la forte stagionalità del comparto condizioni in modo strutturale il mercato del lavoro: «Le aziende agricole sono oltre 4 mila e occupano in media 25 mila persone l’anno. Gli assunti a tempo indeterminato sono poco più di 2 mila. Questo significa che il rapporto giornate/occupati si attesta sui 100 giorni lavorativi: un dato che spiega l’importanza della disoccupazione agricola per molte famiglie».
Manodopera: cambiano le provenienze, crescono le difficoltà linguistiche
Negli ultimi anni la composizione della forza lavoro ha registrato un’evoluzione significativa. Se un tempo i principali gruppi di lavoratori provenivano da Romania, Albania, Marocco e Macedonia, oggi lo scenario è più articolato: «Chi arriva da Albania e Romania tende a spostarsi verso il settore edile, che offre redditi maggiori e maggiore continuità» spiega Frapporti. «Questo ha aperto nuovi canali di reclutamento, con un crescente arrivo di lavoratori da India e Pakistan».
Un cambiamento che porta con sé nuove sfide: problemi di comunicazione, scarsa conoscenza dei diritti e dei contratti, e anche il rischio di forme di caporalato, spesso esercitate da connazionali arrivati prima e forti di una migliore padronanza della lingua italiana.
Informazione e tutela: l’impegno della Flai Cgil
La Flai Cgil punta sempre di più sul lavoro diretto nei campi distribuendo materiali informativi tradotti in varie lingue e, sempre più spesso, in urdu, parlato da molti lavoratori provenienti dal subcontinente indiano.
«Far conoscere contratti, diritti, norme su salute e sicurezza è un’attività fondamentale» sottolinea Frapporti. L’obiettivo è anche ampliare l’offerta formativa: «Sarebbe importante avviare corsi di italiano dedicati agli stagionali dell’agricoltura, magari attraverso l’Ebta, l’Ente Bilaterale Trentino Agricoltura».
Assistenza nelle pratiche e controllo dei cedolini
Flai Cgil, insieme al patronato Inca, mette a disposizione dei lavoratori stagionali un servizio completo di supporto burocratico: dalla richiesta dell’indennità di disoccupazione agricola alla verifica dei cedolini paga e degli elenchi nominativi, per controllare l’esatto numero di giornate lavorate.
Un impegno crescente, in un settore che continua a rappresentare una componente fondamentale dell’economia trentina, ma che richiede sempre più strumenti di tutela e inclusione.










