Affitti turistici, problema da risolvere al più presto

Claudio Chiarani09/07/20222min
RIVA DEL GARDA PANORAMA cartolina VECCHIA

 

Gli appartamenti in affitto a scopi turistici sono una vera e propria “bomba” incontrollata all’interno dell’offerta turistica. A dirlo in una nota sono quattro albergatori “storici” di Riva del Garda: Carlo Modena, Enio Meneghelli Federico Venturini, Gianni Zontini, Pio Nicolli e Fabio Pederzolli che si incontrano per discutere di tematiche ricettive. Un “sistema” fuori controllo che nuoce a chi, invece, svolge lo stesso lavoro ma costretto a doversi confrontare con regole che, spesso sostengono gli albergatori in questione. “Alloggi fantasma” sono definiti quegli appartamenti utilizzati per brevi locazioni, dove spesso si evita di notificare chi ci alloggia in termini di pubblica sicurezza. In Italia, sostengono sempre i firmatari della nota, vige purtroppo un’anarchia imperante, mentre in Europa grazie al supporto dei comuni ci sono delle regole per questo che almeno aiutano. Da noi? Si cerca di correre ai ripari come stanno facendo Firenze, Verona o Venezia tanto per citare tre tra le città turisticamente più “appetibili” e che stanno cercando di porre un freno a tutto ciò. Non c’è, insomma, una normativa che colmi questo “buco” che si è creato e che sta causando danni erariali ingenti, addirittura stimati in alcuni casi ad oltre il 50%. Per un appartamento turistico basti rilasciare una semplice ricevuta non fiscale e si è a posto, mentre per il clienti dell’hotel l’aspetto fiscale è ben più complesso. La Regione Veneto, osservano Venturini, Nicolli, Pederzolli, Modena, Meneghelli e Zontini, sta cercando di identificare gli appartamenti turistici con apposita targhetta all’ingresso con i dati del soggetto responsabile, una “strategia” che potrebbe essere adottata anche in Trentino a patto che i Comuni vigilino con attenzione sul fenomeno.

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