Adeguamento dell’assegno unico, arretrati in arrivo
Passa alla fase esecutiva la decisione della Giunta provinciale per l’adeguamento all’inflazione dell’assegno unico nel primo semestre 2023. Un provvedimento adottato in via preliminare dall’esecutivo e che ora diventa operativo con l’approvazione definitiva, dopo che sono stati acquisiti i pareri favorevoli sia del consiglio delle autonomie locali sia della commissione competente del consiglio provinciale.
Con il primo di giugno saranno dunque erogati tutti gli arretrati corrispondenti all’incremento dell’assegno per le mensilità a partire da gennaio 2023. Come già comunicato, la rivalutazione ammonta al 4% per la quota A (sostegno al reddito) e per la quota B1 (famiglie con figli) e al 6% per la quota B3 (famiglie con invalidi).
“Con l’adozione definitiva, che ha richiesto i tempi necessari per l’acquisizione dei pareri, possiamo rendere concreta l’indicizzazione dell’assegno unico che è un’importante misura a sostegno delle famiglie trentine” spiega l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, che ha proposto la delibera approvata dall’esecutivo.
“L’adeguamento all’inflazione rappresenta un ulteriore e necessario intervento – sottolinea Spinelli – che si associa ad altre misure a sostegno del reddito come il Bonus Energia, con cui la Provincia supporta i nuclei familiari e le categorie economicamente più fragili di fronte all’incremento dei prezzi”.
La proposta, aggiunge l’assessore, va incontro anche alle richieste che i sindacati hanno formulato a livello unitario.