Addio a Learco Bonora, istituzione per la vela a Riva del Garda

Claudio Chiarani21/04/20232min
fiacca e foletti
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La notizia della scomparsa di Learco “Fiacca” Bonora ha ben presto fatto il giro della Busa, ed è una di quelle che priva Riva del Garda di un altro dei suoi preziosi “pezzi” storici. Se n’è andato due anni dopo circa la dipartita del suo compagni di mille regate, quel Norberto “Berto” Foletti, mastro d’ascia col quale ha regatato una vita, il Berto al timone e lui prodiere col vessillo della Fraglia della Vela Riva sempre alto a far vedere che loro due “rivanei” di una generazione nata negli anni ’30 (Foletti era del ’36, Bonora del ’35) non temevano nessuno. Dopo una vita trascorsa alla Edilmateriali Chistè, sempre con l’altra sua “fede” ben alta, quella politica legata alla falce e al martello, della difesa degli operai e dei loro diritti, ma ben conscio che il “padrone” se lavori e lavori bene ti sa riconoscere i diritti senza chiederteli, il “Fiacca” era un’istituzione per il sodalizio nato nel lontano 1928 col beneplacito del Vate Gabriele D’Annunzio. Lui e il Berto, il Berto e lui, due amici, due fratelli che per anni hanno onorato il guidone del blasonato sodalizio velico rivano cui sono sempre rimasti fedeli, fino al momento di salpare l’ancora, anche se sulle classi cui hanno regatato l’ancora non c’è. “Una notizia che mi lascia affranto – ci ha detto Gianfranco Tonelli – ex presidente di Circolo Surf e Circolo Vela Torbole – perché con Learco Bonora se ne va un pezzo della nostra storia. Lo immagino col Berto, lassù, su di una panchina a commentare ciò che ora entrambi vedono dall’alto”.

 

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