Addio a Fabrizio Stefani, il “bomber” di Riva del Garda
Fabrizio “Bicio “Stefani, 55 anni, noto in tutto l’Alto Garda e non solo per la sua passione calcistica nata nelle giovanili della Benacense Riva, soprannominato “Bomber” per via del suo sinistro micidiale, è morto la mattina di mercoledì 19 ottobre. Una decina di giorni dopo il suo ricovero per l’aggravarsi di una malattia, nonostante le cure dei sanitari, il suo cuore ha smesso di battere. Giocatore amatissimo in quel di Nago con la locale squadra del Penede, unico rivano ad essere apprezzato anche se giocava con la squadra avversaria, Fabrizio Stefani lascia la ex moglie Paola, il figlio Denis (con lui nella foto e in divisa calcistica), Mamma Ivana e papà Corrado, le sorelle Susy e Betty nel più profondo dolore. Un cordoglio condiviso da moltissimi messaggi postati sui social, uno in particolare dell’amico fraterno ed ex portiere del Pinzolo Campiglio Max Burrini, il quale ne descrive il carattere fatto di “una scorza durissima che nascondeva una persona fragile e buona. La vita è spesso crudele con chi non se lo merita. Solo i grandi uomini possono avere grandi difetti” scrive Burrini nel suo personale ricordo. I funerali del Bomber si terranno sabato 22 ottobre alle ore 9.30 in chiesa a Varone dove, ne siamo certi, ex calciatori di Benacense, Ledrense, Dro, Penede Nago, Riva e Pinzolo-Campiglio saranno lì a salutarlo per l’ultima volta.