Acqua, un patrimonio da salvaguardare e… temere
Sala consiliare del Casinò di Arco affollata, l’altra sera, in occasione della tavola rotonda organizzata da “Campobase Gardatrentino” sul tema “Il valore dell’acqua. Prospettive per un piano delle acque per il Trentino”.
Il professor Roberto Battiston, dell’Università di Trento, nel quadro complessivo del cambiamento climatico, ha evidenziato l’urgenza delle grandi sfide che solo una nuova utilizzazione dell’energia solare permetterà di affrontare, quali la dissalazione dei mari per l’acqua potabile e la riduzione della CO2. Presentando i dati dell’andamento climatico del Trentino, il collega meteo-climatologo Lorenzo Giovannini, ha sottolineato che, se negli ultimi anni la sequenza vede un sistematico aumento della temperatura, la quantità di acqua precipitata è costante nell’anno, ma con forte irregolarità, causa degli eventi estremi.
Gianluca Barbacovi, presidente provinciale di Coldiretti, ha rappresentato le esigenze dell’agricoltura trentina in riferimento alla garanzia di contare su riserve irrigue certe, soprattutto nella stagione estiva, tenendo conto dei fenomeni ormai strutturali del ritirarsi dei ghiacciai e dell’irregolarità delle precipitazioni.
Federico Vivari è il progettista dell’innovativo sistema di adduzione irriguo dell’Alto Garda, il più grande del Trentino, che ha permesso di risparmiare ben 53 milioni di mc di acqua all’anno, equivalenti a 250 mila kw ora di energia elettrica.
Infine Claudio Bortolotti, che è stato dirigente generale delle opere pubbliche della PAT e a capo della protezione civile del Trentino, ha confrontato gli eventi alluvionali della storia del Trentino per individuare, nella nuova condizione climatica, alcune prospettive per un “Piano delle acque per il Trentino”.
Negli interventi dal pubblico Romano Calzà, di Coldiretti, ha richiesto che la politica aiuti a razionalizzare i soggetti responsabili delle attività irrigue; Giorgio Briosi ha invece sollecitato, presentando la sua esperienza, ad utilizzare al massimo le possibilità offerte dalla tecnologia per il risparmio dell’acqua in campo agricolo.
Michael Rech, segretario provinciale di Campobase, ringraziando i relatori per il loro contributo, ha concluso la serata con una sintesi politica. Ha confermato il metodo di valorizzare le competenze tecnico scientifiche per impostare le proposte programmatiche e ha chiesto di consolidare il patto tra politica e cittadini, che preveda che non siano i sondaggi o gli umori ad indirizzare le scelte della politica, ma un rinnovato senso di responsabilità e di fiducia reciproci.