Accademia della Cucina, spazio a broccolo e olio del Garda Trentino

Redazione09/02/20243min
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Qual modo migliore per festeggiare i primi sette anni dell’Accademia italiana della cucina? Un apprezzato evento conviviale ospitato a Riva del Garda dall’hotel “Liberty” con i soci accademici di Rovereto, della Vallagarina e del Garda trentino, i territori di cui si occupa la delegazione guidata dall’avvocato Germano Berteotti.
Il sodalizio è nato sette anni fa proprio per iniziativa di Berteotti, che da allora ne è sicura guida, crescendo rapidamente per numero di soci e attività intrapresa. Un gruppo coeso, di appassionati che però non si interessano soltanto alla buona cucina ma ne vogliono approfondire il contesto, i contenuti, le tradizioni e le origini. Di qui gli approfondimenti spesso di tenore convegnistico che caratterizzano la maggior parte degli eventi accademici promossi sul territorio del basso Trentino. La serata rivana non ha fatto eccezione, con due eccellenze del territorio locale alle quali è stato dedicato un importante approfondimento: l’olio extravergine d’oliva del nostro Garda trentino e l’ormai celebre brocco di Torbole, il cosiddetto “Figlio del vento”.
Al primo tema si è dedicato Massimo Fia, direttore di Agraria Riva, che ha portato al “Liberty” un doppio assaggio di olio illustrando agli ospiti e agli accademici la tecnica di assaggio, la migliore degustazione, soffermandosi sulle caratteristiche che il nostro olio, il più settentrionale al mondo, ha e deve continuare ad avere. Poi è stato Fulvio Mattivi ad illustrare il lavoro di ricerca scientifica fatto alcune anni fa sul broccolo per conto del Comune di Nago Torbole (presente l’altra sera il sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi, con il presidente Apt Silvio Rigatti) dal quale è emerso, grazie al lavoro della Fondazione “Edmund Mach”, che il particolarissimo ortaggio altogardesano, che cresce solo in una sottile fascia del primo entroterra lacustre larga 500 metri tra Torbole e Linfano, ha concentrazioni elevate di sostanze benefiche per il nostro organismo, in particolare antitumorali. Oltre al gusto quindi la salute e il consumo di un prodotto a chilometro zero che infatti è già da molti anni presidio Slow Food.
Una bella serata celebrativa conclusa come si conviene con il taglio della torta per i sette anni di una Delegazione in continua e positiva crescita.

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