A Villa Althamer di Arco la nuova sede “Acat”
L’Associazione Club Alcologici territoriali (Acat) ha ottenuto il trasferimento della propria sede di Arco da Villa Tappainer alla dependance di villa Althamer, vicino al Centro Giovani “Cantiere 26”, grazie all’interessamento del Comune di Arco. Una buona notizia che arriva in un momento molto difficile come quello che il mondo intero sta attraversando, con la pandemia del virus della Sars Cov 2 che sta ancora mietendo vittime tra la popolazione. E per le persone che soffrono di fragilità avere una sede adeguata e riservata dove esternarle è davvero importante. Lo dice la presidente Rosa Giuffrè, alla guida dell’Acat Alto Garda e Ledro dal luglio del 2019, impegnata con i volontari in dieci gruppi di sostegno. “Portare aiuto in videoconferenza non è facile e non è la stessa cosa che di persona” ha dichiarato la Giuffrè, affermazione che ben fa capire come in questo delicato periodo storico dare supporto a chi ne ha bisogno, senza incontrarlo sia davvero arduo. Il contatto umano in questi casi è fondamentale. Purtroppo, tutto ciò ha causato la diminuzione delle famiglie che beneficiano del supporto dell’Acat, da ottanta a circa sessanta in tutto l’Alto Garda e Ledro per uno spettro di popolazione compresa tra i ventidue e gli ottant’anni. “Questi numeri sono in continuo calo – prosegue la presidente – e non è certo un dato incoraggiante per il nostro supporto.” La dipendenza da alcool, però, non è il solo problema, perché le dipendenze sono anche da droghe varie, dal gioco d’azzardo, dallo shopping compulsivo e anche da vari disturbi alimentari. Per questo Acat collabora col Centro di alcologia dell’Azienda sanitaria, prendendosi cura di tutte quelle persone che soffrono da dipendenze varie come quelle sopra citate. Ecco che la nuova sede, dunque, porta un segnale molto importante per riuscire ad ovviare a delle fragilità spesso tralasciate dell’essere umano.
La Associazione, sorta per dare sostegno a chi ha problemi alcol correlati, ora segue anche persone con diverse fragilità. Se qualche persona volesse contattarla può lasciare un messaggio al numero 391.496.4865 o inviare una mail ad [email protected]