Ambientalisti: “Fascia lago di Riva del Garda sotto attacco”
Il Coordinamento ambientalista torna a prendere posizione sul tema che sta tenendo banco in questo ultimo periodo a Riva del Garda, ovvero lo sviluppo della “Fascia Lago”. L’acquisizione di una importante quota azionaria dell’hotel Lido Palace e una fuga di notizie su quello che potrebbe essere il destino della zona più pregiata della città ha messo in allarme le Associazioni Comitato Salvaguardia Area Lago, Comitato Salvaguardia Olivaia, Italia Nostra, Ledro Inselberge, WWF Trentino e Comitato Sviluppo Sostenibile, che sollecitano il mantenimento della zona a solo Verde pubblico.
“La fascia lago – scrive il Coordinamento – con all’interno Palacongressi, Hotel Lido Palace, area Ex Cattoi e Parco Colonia Miralago, è da tempo sotto attacco con progetti e pianificazione urbanistici imponenti che, se realizzati, avranno forti ripercussioni sulla vivibilità di Riva e dell’Alto Garda nel suo complesso.
I movimenti finanziari degli ultimi tempi come l’acquisizione dell’area ex Cattoi da parte di imprenditori privati, la scalata alla società Hotel Lido Palace SpA di una cordata in cui sono presenti anche gli stessi imprenditori con la probabile futura cessione delle quote pubbliche della “Lido Srl” nella stessa società Hotel Lido Palace SpA, fanno temere una corsa alla privatizzazione e alla cementificazione anche dell’area in fascia lago, ultimo brandello di naturalità entro un contesto drammaticamente urbanizzato.
La prima notizia altamente preoccupante – dicono gli ambientalisti – è quella del possibile ampliamento volumetrico, più 40%, dell’Hotel Lido Palace, che sarebbe in palese contrasto al PUP.
Leggiamo sul giornale del 18 settembre 2021 che, ai fini di una riduzione dei costi per acquisire l‘area ex Cattoi, si concederà una edificazione, seppure ‘limitata’. Dunque, il Comune vuole risparmiare sull’acquisto concedendo nuovi volumi? Sarebbe secondo noi una scelta del tutto sbagliata: l’Ente pubblico ha legittimamente a disposizione lo strumento dell’esproprio ma non intende avvalersene. L’area espropriata dovrebbe invece ampliare il limitato spazio verde pubblico ancora esistente.
E il Parco della Miralago? Anche questo verde, sebbene sia di proprietà pubblica, è a rischio.
Infatti la Patrimonio del Trentino SpA, proprietaria di tutto il compendio, ha concesso fino al 2050 il diritto di superficie (quindi di costruire) alla Lido srl. Chi dunque controlla la Lido srl potrebbe edificare sul parco storico monumentale della Miralago.
Se la variante confermerà la precedente o peggiorativa previsione del PRG, la costruzione delle strutture previste devasterebbe i suoi volumi storici e le alberature di pregio esistenti. Il Comitato Salvaguardia Area Lago ha chiesto per molte di queste la dichiarazione di monumentalità, istanza che incontra grossi ostacoli da parte del Comune.
I cittadini – conclude la nota ambientalista – attraverso Associazioni e Comitati, hanno fatto sentire la loro voce e le loro proposte. E lo fanno di nuovo e chiedono di essere ascoltati”.