Operatori Sanitari non vaccinati: nessun problema alla RSA di Cavedine
Il tema degli Operatori Sanitari inottemperanti all’obbligo vaccinale continua a tenere banco; infatti sono 560 coloro che operano per l’APPS, di cui ben 417 (pari a circa il 75%) lavorano in RSA. La situazione dunque per queste strutture è tutt’altro che semplice in quanto molte di queste, dato l’alto numero di sanitari non vaccinati, rischiano il blocco delle attività assistenziali. Un problema che va a sommarsi all’ormai cronica e strutturale mancanza di personale infermieristico.
“Fortunatamente nessun problema alla APSP Residenza Valle dei Laghi di Cavedine – precisa il direttore dottor Livio Dal Bosco – dove il numero del personale non vaccinato è limitato ad alcune unità OSS, mentre non si registra alcun caso di mancata vaccinazione tra il personale infermieristico. L’APSS, infatti, ha inviato solamente due lettere di sospensione ad altrettanti operatori OSS. Pertanto questi dati – prosegue il direttore – dimostrano l’affiatamento di un gruppo di lavoro coeso per il quale sta a cuore la cura ed il benessere degli ospiti ed evidenziano che non ci sarà alcun intoppo nè come “RSA e Casa di Soggiorno”, né per i molteplici servizi che la struttura socio-sanitaria eroga a favore della popolazione della Valle, come il “Centro Servizi” con ambulatori specialistici, pasti a domicilio e servizio SAD”.
Presso l’azienda, inoltre, è autorizzato anche un Punto prelievi. L’APSP Residenza Valle dei Laghi è stata anche la prima, e per ora l’unica del Trentino, a coordinare l’attivazione del percorso di accreditamento “Dementia Friendly Community (DFC)” territoriale. Dopo una prima certificazione ottenuta sul comune di Cavedine, si è poi proceduto all’allargamento della DFC su tutta la Comunità di Valle. Un’azienda, quella di Cavedine, che ha saputo percorrere, negli anni, la via dell’ampliamento delle attività a favore di tutta la comunità e che si è distinta, in modo particolare, durante la pandemia. Infatti, è nato a Cavedine il famoso “Protocollo per l’apertura delle visite in presenza ai parenti” sulla base del quale, già l’8 marzo 2021, sono state permesse in sicurezza le visite in presenza tra familiari e ospiti senza barriere.
MARIANO BOSETTI