Ciclabile a Dromaè tra Ledro e Riva, L’APT: “Da fare, troviamo una soluzione”
Silvio Rigatti, presidente della APT Garda Dolomiti, non ha dubbi: il collegamento in mountain bike tra Riva del Garda e Ledro è fattibile. Lui stesso, accompagnato da due esperte guide di media montagna, ha percorso il tratto di circa trecento metri che sarebbe da realizzare al fine di coprire l’intero percorso. “Conosco l’annoso problema di convivenza fra chi va a piedi e chi pedala – afferma Rigatti in una nota – e sono convinto che se c’è buon senso e volontà di migliorare si possono trovare le soluzioni adatte per organizzare un territorio turistico, dando spazio e tranquillità ad entrambe i fruitori”.
In sintesi, sediamoci assieme e valutiamo la fattibilità senza dar contro a prescindere, ma con piena volontà da entrambe le parti di arrivare a dare una possibilità di sviluppo sostenibile alla zona, visto che lassù si trova anche una Malga che potrebbe offrire i prodotti del territorio agli escursionisti. “Pensiamo sia un vero peccato vietare tale passaggio alle biciclette – prosegue Rigatti – visto che la Malga è in uso e il prato viene calpestato quotidianamente dagli animali al pascolo. Esiste spazio sufficiente per far convivere chi cammina e chi va in bicicletta, perché non ha senso avere due bellissime forestali che portano i mezzi meccanici a quota 1.500 metri e vietare poi il transito alle biciclette che vogliono raggiungere il comune limitrofo. Questo sarebbe un ulteriore collegamento fra Riva e Ledro. Sarebbe, tra l’altro, un itinerario adatto a un pubblico con mountain bike assistite che, solitamente, ama godere della montagna e dei suoi panorami e non diventerebbe un percorso adatto a chi ama la discesa, la specialità del Gravity o Downhill come in uso tempo fa”.
Secondo il presidente dell’APT Garda Dolomiti le parti in “causa”, ovvero la SAT, le Amministrazioni comunali di Ledro e Riva del Garda e l’APT stessa potrebbero trovare una felice soluzione al tanto sospirato collegamento su due ruote tra i due Comuni.