Il consigliere Zanoni di Riva e il nuovo teatro: “Quella torre scenica s’ha da fare!”
È comparso qualche giorno fa un post sulla pagina Facebook dell’ex assessore comunale del PD Alessio Zanoni con i chiari intenti “provocatori” nei confronti dell’attuale maggioranza che, come lui stesso ammette, potrebbe diventare realtà. “Per loro pare tutto così facile – l’esordio dello scritto di Zanoni – anche modificare un’opera pubblica pianificata vent’anni fa (sempre da loro!) quindi perché no?”.
Il riferimento all’area ex Palameeting e al Palazzo dei Congressi in riva al lago è anche fin troppo chiaro. Un cantiere in piena evoluzione che servirà a riqualificare gli spazi dell’azienda Riva del Garda Fierecongressi a mezzo secolo da quella felice intuizione che fu dare alla città un luogo dove si è creato un indotto importante per il territorio.
Ma allora dove sta la “provocazione?” È presto detto, e si riferisce all’altezza dell’ormai “famigerata” torre scenica, laddove Zanoni scrive: “Perché al posto di abbassare la torre scenica non si sposta addirittura il teatro? In questo modo si otterrebbe un grande parco urbano (e qui Zanoni allega un paio di foto a corredo del post) mentre si andrebbe a realizzare in altro luogo un vero teatro. A chi “tutto può” lancio la provocazione. Anche se gli annunci – scrive poi l’ex assessore – non hanno mai veramente cambiato il mondo quello che vedo è un desolante cantiere bloccato in piena estate nel cuore di Riva”. Il testo postato da Alessio Zanoni chiama in “causa” l’attuale assessore all’urbanistica e all’edilizia Mauro Malfer il quale, ai tempi in cui Riva era sotto un’altra amministrazione (non quella dell’ex sindaco Adalberto Mosaner, specifica sempre Zanoni), era presidente di Riva del Garda Fierecongressi. “Ergo – dice sempre Zanoni – lui decise che la Torre scenica dovesse essere alta 25 metri e oggi, guarda caso, è contrario. Il presidente della società che emise e poi convalidò il risultato del concorso internazionale di progettazione nel 2008 del nuovo Teatro di Riva si chiamava, guarda caso, proprio Mauro Malfer. Posso capire che i tempi cambiano e le idee mutano, propensione che pare essere fortemente spiccata in chi politicamente pur di governare, tanto gli fa allearsi a destra o sinistra pur che sia, ma un teatro resta sempre un teatro e se non hai tutti i suoi elementi non può essere definito tale. Lo abbiamo dimostrato nel tempo portando “in dote” a tutti – afferma sempre Zanoni – e principalmente all’amministrazione comunale che fino a oggi, invece, non si è preoccupata di compiere tali approfondimenti” laddove poi Zanoni cita gli interventi di qualificate persone del settore come l’attore trentino Andrea Castelli, il regista e direttore Marco Bernardi, lo scenografo Daniel Abbado, l’ingegner Franco Malgrande direttore alla Scala di Milano, il basso-baritono arcense Nicola Ulivieri e lo scenografo Edoardo Sanchi e altri che hanno lasciato sulla pagina del PD le loro argomentazioni in merito all’altezza della torre scenica.