Feriti un torrentista nella forra di Riva e un climber a Nago, Soccorso Alpino in azione

Claudio Chiarani26/06/20212min
intervento forra (2) soccorso alpino


È stato un sabato impegnativo per la squadra del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino che fa capo alla stazione di Riva del Garda sotto la direzione di Danilo Morandi. Il primo intervento è avvenuto attorno alle 11 di questa mattina nella forra del torrente Albola, quella che dalla cascata dell’Ert tra la Rocchetta e il Tombio sotto la Pinza scende verso Riva. Due giovani veneti di circa trent’anni si sono avventurati, tra l’altro senza cellulare (ma lì in mezzo il segnale è molto scarso, va anche detto) nella forra, quando uno dei due è scivolato procurandosi la frattura poi diagnosticata dai sanitari di tibia e perone. Il compagno rimasto illeso non potendo avvisare telefonicamente nessuno è sceso calandosi nella forra fino ad arrivare alle prime case in località S. Giacomo, dove grazie a un residente è riuscito ad allertare telefonicamente la Centrale Unica di Emergenza al 112. Date le prime indicazioni sulle condizioni del compagno alla squadra di soccorso guidata da Ezio Parisi, profondo conoscitore della zona, si sono portati sul posto mentre da Mattarello decollava l’elicottero dei Nucleo dei Vigili del Fuoco. Raggiunto il ferito, stabilizzato e sottoposto ad antidolorifici, vista l’impossibilità di recuperarlo col verricello l’elicottero tornava a Trento in attesa. La squadra col sanitario in servizio procedeva quindi al trasporto in luogo idoneo, richiamava l’elicottero per il successivo trasporto al Santa Chiara di Trento. Le condizioni del ferito non sono tali da temere per la sua vita, anche se oltre alle fratture vista la temperatura dell’acqua aveva iniziato a causargli un inizio di ipotermia.
Nemmeno il tempo di tirate il fiato che arrivava dalla falesia del Canyon di Nago la richiesta di soccorso per una climber tedesca che era caduta procurandosi molto probabilmente una frattura al femore. Anche per lei elitrasporto al Santa Chiara per verificarne le condizioni di salute. Verso le 17 la squadra del Soccorso Alpino poteva far rientro in centrale e tirare il fiato.

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