Servono quattro milioni di Euro in più per il nuovo Centro Congressi di Riva

Claudio Chiarani24/06/20213min
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Tra il dire e il fare, com’è noto e come recita un vecchio proverbio, c’è di mezzo il mare. Ora per l’ampliamento del Polo congressuale rivano Centro Congressi, o riqualificazione del vecchio Palazzo dei Congressi che dir si voglia il mare si presenta sotto forma di un vero e proprio “oceano” fatto di tanti zeri, che in questo caso sono 4. Quattro milioni di euro che la Patrimonio del Trentino ha messo, come si dice, nero su bianco, per la riqualificazione dell’area dove a metà degli anni ’70 venne costruito il Palazzo dei Congressi e poi, nel 1988, grazie a quattro lungimiranti professionisti (Giuseppe Degara per l’allora Alberghi Atesini, Carlo Modena per l’allora APT, Sergio Matuella per la società Atesina S.p.A. e Giovanni Bort per Unione Commercio e Turismo) si diede vita all’attuale Riva del Garda Fierecongressi . Ma a quasi mezzo secolo di distanza dall’edificazione della struttura, dopo progetti visti e rivisti, aggiunte e altro sembrava che tutto andasse al suo posto. Invece la Patrimonio del Trentino ha detto che con l’avanzamento dei lavori si è trovata una falda (strano a meno di cento metri da lago) che impedisce di posizionare interrandola l’impiantistica per la torre scenica del futuro teatro, la stessa che l’attuale amministrazione vorrebbe ridurre a massimo 15/17 metri contro i 25 previsti dal progetto della vecchia amministrazione, e che tutte le spese sono a carico della Lido di Riva s.r.l. Lido di Riva che il 29 deciderà chi entrerà a far parte della nuova “Governance”. I costi salgono, dunque, e di questi tempi ce ne siamo accorti tutti semplicemente andando a fare la spesa. I costi dell’emergenza sanitaria si stanno facendo sentire, la mancanza delle materie prime è il fattore principale, ferro, legno, acciaio, manca quasi tutto. Poi c’è la questione dei parcheggi: interrati? E la falda dove la mettiamo? Vero che oggi sott’acqua si fa di tutto (basti pensare ai piloni di sostegno di certi ponti, e non solo di quelli moderni) immergendo i sostegni in casse di cemento e acciaio, ma è altrettanto vero che se i soldi mancano che si fa? Quattro milioni di euro in più si troveranno? Intanto il tempo corre inesorabile, e dei problemi degli umani non gli interessa proprio.

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