Smartphone: la “terza mano” dei giovani?
Nel mondo dei giovani si assiste ormai ad un utilizzo sempre più totalizzante del cellulare e dei social media, che ha ampiamente travalicato la funzione della comunicazione sino a spingersi ad essere strumento di condivisione di ogni momento della propria esistenza, anche quello più intimo e personale. Persa quasi completamente la sua funzione nativa, ovvero telefonare, ora serve a immortalare momenti indimenticabili della propria esistenza al solo fine di condividerlo con gli affetti più cari attraverso le piattaforme social, rendendo la nostra vita pubblica e dunque fruibile da una platea potenzialmente immensa di persone del tutto sconosciute. Dove si staglia il sottile confine tra un uso corretto dello strumento tecnologico, ed uno patologico dove questo diventa una “terza mano”? Lo abbiamo chiesto agli studenti della 3Cs del liceo “A. Maffei” di Riva del Garda. “Io penso il cellulare sia una grande limitazione – dice Aurora Seia – in quanto usandolo ci si disconnette dal resto del mondo perdendo i momenti reali della propria vita”. Sofia Tavernini aggiunge “Se sei immerso nel momento, del telefono te ne scordi completamente, anche se allo stesso tempo è un buon modo per immortalarlo”. “Ormai la tecnologia ha inglobato completamente la vita di ognuno di noi – conclude Chiara de Franco – la questione è abbastanza fine a se stessa, non ci poniamo domande irrealizzabili”.
(Alternanza scuola-lavoro “A. Maffei”- Alice Preti)