“Sul sentér che porta a casa” si incontra il rivano Alberto Maria Betta

Redazione13/06/20212min
ALBERTO MARIA BETTA ixio


“Alberto compone il mosaico di se stesso ordinando il garbuglio dei giorni: gli anni giovanili e quelli dell’età più matura, le partenze e i ritorni, il dare e l’avere dei sentimenti, la sorte aleatoria dei dadi. Un gioco continuo di rimbalzi tra il passato che è stato e il presente che cuce la vita con sguardi e parole di adesso”. Questo quanto scrive Mauro Grazioli nell’introduzione al libro di Alberto Maria Betta “Sul sentér che porta a casa”, scritto in versi ma anche in prosa, in dialetto ma anche in italiano. Il tutto ben corredato da fotografie dello stesso autore.
Alberto Maria Betta, rivano con un lungo trascorso in Sud Africa, da sempre è appassionato della montagna, della fotografia e del teatro. Fondatore, regista e attore della compagnia teatrale “I Sarcaioli”, ha scritto una decina di testi ad essa dedicati. In questa raccolta di poesie e racconti descrive in modo suggestivo le stagioni della vita mettendo in evidenza un grande amore per la sua città e per l’ambiente in genere.
Colpiscono certe descrizioni, certe immagini che non possono non farlo accostare a Giacomo Floriani, del quale da sempre è un appassionato cultore tanto che accompagna spesso sul monte Calino numerose scolaresche alla scoperta dei luoghi molto amati dal poeta rivano.
“Sul sentér che porta a casa” è un libro che purtroppo non si trova nelle librerie. Alberto Maria Betta ne ha stampate le sole copie da regalare agli amici ed a coloro con in quali trova sintonia di sentimenti. Fortunati loro!

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