Corsa in montagna: torna con furore la Ledro Sky
La “Ledro Sky – Senter dele Greste” è pronta ad irrompere nuovamente sulla scena del Mountain running mondiale. Dopo lo stop forzato del 2020, la gara-evento della Valle di Ledro tornerà con tutto il suo entusiasmo e la spettacolarità del Senter dele Greste domenica 13 giugno sul tradizionale tracciato di 19 chilometri con 1610 metri di dislivello e 550 atleti al via, tra cui molti big del panorama non solo italiano.
Il quartier generale nuovamente posto a Mezzolago, dove sono collocati partenza ed arrivo della gara, è pronto ad accogliere gli atleti: sarà una Ledro Sky adattata alle contingenze dovute all’emergenza sanitaria, spiegano gli organizzatori, ma il fascino della manifestazione organizzata dalla Società Sportiva Tremalzo del presidente Paolo Ferrari resta immutato.
Il percorso è tra i più affascinanti e capace di concentrare tutti gli aspetti significativi delle corse a fil di cielo. Il tratto centrale, il famigerato Senter delle Greste – è adrenalina pura, disegnato sulla sottile linea che congiunge Cima Parì (punto più alto della gara con i suoi 1988 metri di quota) a Cima Oro, passando per Cima Sclapa e Bocca Dromaè. Per minuti gli atleti saranno sospesi, tra la Valle di Ledro ed il Garda Trentino
Come detto, partenza ed arrivo a Mezzolago, a pochi metri dalle sponde del Lago di Ledro che sarà costeggiato per il primo tratto di gara fino al centro storico di Pieve, dove inizia la salita che passando dalla sella del Monte Cocca (1360m) e dal Monte Caret (1793m) porta a Bocca Saval (1740m) e quindi alla sommità di Cima Parì (1988m) dove è posto il traguardo volante intitolato alla memoria di Damiano Gnuffi.
Toccata la croce di vetta, si imbocca il Senter dele Greste, il tratto identificativo della Ledro Sky: una cresta aerea che condurrà gli atleti prima verso Cima Sclapa (1887m) e quindi in picchiata a Bocca Dromaè (1675m) dove si riprenderà a salire lungo la dorsale verso Cima Oro (1802m) e la successiva croce panoramica (1703m) con il Lago di Garda alla sinistra ed il Lago di Ledro alla destra degli atleti. A quel punto l’arrivo sarà praticamente ai piedi degli atleti: 1000 metri di dislivello da assalire lungo le trincee del sentiero austroungarico fino alla località Belvedere (1400m) per poi proseguire per il sentiero botanico che conduce alle porte di Mezzolago con il rush finale su asfalto.
Nel rispetto delle indicazioni sanitarie non ci sarà spazio per la tradizionale festa del post-gara.